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Un tris granata per sognare

Pochi giorni e ancora tre pedine per la scacchiera granata: il Torino di Gianni De Biasi gioca in Coppa Italia, intanto la società disputa una partita altrettanto importante, decisiva per il futuro prossimo, con il campionato ormai alle...
Redazione Toro News

Pochi giorni e ancora tre pedine per la scacchiera granata: il Torino di Gianni De Biasi gioca in Coppa Italia, intanto la società disputa una partita altrettanto importante, decisiva per il futuro prossimo, con il campionato ormai alle porte, Tar permettendo. Il direttore generale Tosi e il presidente Urbano Cairo lavorano sul mercato, cercando di portare sotto la Mole un difensore, un esterno sinistro di centrocampo e un attaccante, in grado di dare un volto definitivo alla rosa. Nomi che andrebbero a potenziare una squadra già competitiva, ma bisognosa di innesti mirati per legittimare traguardi ambiziosi e a quel punto assolutamente alla portata.

Fino a qualche giorno fa, il centravanti sul quale si puntava con più decisione era Vincenzo Iaquinta, ma le richieste economiche dell'Udinese per la cessione del bomber calabrese hanno raffreddato gli entusiasmi in via dell'Arcivescovado, bloccando la trattativa, partita con le migliori intenzioni da parte granata (sul tavolo, 3 milioni di euro e la contropartita tecnica Stellone): i friulani hanno risposto alzando il prezzo, favoriti pure dall'interesse manifestato dal Milan per l'attaccante: si partirebbe da 10 milioni di euro. No grazie, la risposta. Difficile riaprire la questione con i Pozzo, anche perché i tempi stringono. Novità confortanti, invece, per l'estroso Pasquale Foggia, 23 anni, l'ultima stagione all'Ascoli ma di proprietà Milan: i rossoneri sono disposti a cederlo in prestito, la questione da chiarire nelle prossime ore riguarda l'ingaggio e la volontà del giocatore. In cima al taccuino di Tosi c'è però Stefano Fiore, che piace moltissimo al Torino. Il suo procuratore Federico Pastorello per ora non ha voluto aggiungere nulla alle notizie di questi giorni, ma la sensazione è che la trattativa sia tutt'altro che conclusa e in discesa come veniva presentata. Nodo del contendere, lo stipendio dell'ex nazionale: 1 milione 450 mila euro all'anno netto, troppi per i parametri del Toro. Per sbloccare la situazione il Valencia potrebbe farsi carico di parte dell'ingaggio, tuttavia le possibilità sono minime da questo punto di vista. Una delle alternative a Fiore resta il cagliaritano Langella. In difesa tiene la candidatura di Marco Di Loreto (c'è da vincere la concorrenza dell'Atalanta), in subordine resiste un ex granata, Falcone.