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Abodi: “No ad aiuti sulle tasse per la A”. Ma il fronte di Cairo e Lotito spera

Federico De Milano
Federico De Milano Redattore 
Le parole del Ministro dello Sport sulla situazione legata alle tasse da versare da parte delle società di calcio entro il 22 dicembre

Negli ultimi mesi, una parte delle società di Serie A ha evidenziato il crescente problema del rapporto tra costi e ricavi per i club. I principali promotori di una richiesta di sostegno da parte del Governo alle società sono il presidente del Torino Urbano Cairo e quello della Lazio Claudio LotitoAppena qualche giorno fa, proprio il patron granata aveva sottolineato che servissero sostegni al mondo del calcio prendendo come esempio il modello spagnolo.

Abodi ritiene un errore la rateizzazione delle tasse per le società di calcio

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A tal proposito, una delle richieste delle società calcistiche italiane era quello della rateizzazione delle tasse che scadranno a breve, il 22 dicembre. Sembrerebbe infatti che siano parecchie le società che potrebbero avere dei problemi in questo momento ma tra queste non c'è il Torino, per parola dello stesso Urbano Cairo. Sul tema della rateizzazione è intervenuto il Ministro dello Sport Andrea Abodi che ha commentato la questione e nonostante una iniziale chiusura ha comunque aperto al dialogo. Il Ministro non ha escluso la possibilità che si accettino altri aiuti come le pubblicità del betting. Il Torino ad esempio in passato aveva avviato una partnership con SportPesa. Di seguito le parole di Abodi concesse in un'intervista al Corriere della Sera: "Ho espresso parere negativo all’emendamento proposto perché ritengo che il mondo dello sport, con un prevalente interesse di alcuni club di A, non possa avere una forma di tutela esclusiva. Il calcio fa parte del sistema industriale del Paese e come tale va sostenuto. Non è quindi un mondo a parte. Discorso diverso è quello concernente le specificità di settore, mi riferisco alle scadenze, ma non solo. Colgo questa occasione per invitare a un tavolo di lavoro il presidente federale Gravina, il presidente Casini della Lega Serie A e i vertici di tutte le altre leghe per affrontare un percorso di riforme strutturali, sul presupposto che si affrontino i problemi. Contrariamente alle altre imprese, il calcio è sottoposto ai controlli Covisoc. Si sta valutando con il ministero dell’Economia di consentire ai club che chiederanno la dilazione di debiti fiscali accumulati negli anni di crisi di pagare entro il 16 febbraio la prima quota del rateizzato oltre alla scadenza ordinaria. A dire il vero, riterrei questa concessione un errore. Basta una circolare interna. Questo potrebbe evitare di incorrere in sanzioni sportive. È evidente che le aziende, tutte non solo quelle calcistiche, che avranno trovato un accordo con l’Agenzia delle Entrate non saranno perseguite e neanche segnalate. Sarà necessaria l’introduzione di una legge, sono al lavoro con i ministeri dell’Economia e della Giustizia per questo".

La candidatura italiana per Euro 2032 può aiutare lo sviluppo delle infrastrutture

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Il Ministro Abodi ha parlato anche di un altro problema che esiste da diversi anni nel mondo del calcio italiano, quello delle infrastrutture e degli stadi. Una soluzione per accelerare la modernizzazione degli impianti delle squadre di Serie A potrebbe essere la candidatura dell'Italia per diventare il paese ospitante di Euro 2032. Di seguito le parole a proposito di Abodi: "Con Gravina seguo la formulazione del dossier sulla candidatura a Euro 2032, con i necessari provvedimenti per sviluppare finalmente stadi e infrastrutture a condizioni agevolate. Il calcio, Serie A in testa, deve crescere in una dimensione più sana. I fatti di cronaca attuale descrivono un mondo che ha sì diritto di critica, ma deve accettare di essere criticato e forse dovrebbe imparare a fare autocritica. Ho dato prevalenza al sentimento popolare perché corrisponde al mio pensiero. Singolare che il calcio di A, che di solito non si interessa degli altri sport o delle categorie inferiori, ora cerchi agganci presso di loro. Non facciamo passare la A come garante del sistema. Ho un dialogo continuo con i presidenti di basket e volley. L’interesse nei confronti dei problemi sportivi non si manifesta se facciamo rateizzare la Serie A. O per lo meno quei club che durante la crisi hanno aumentato i costi e le commissioni degli agenti. O c’è coerenza nei comportamenti o diventa speculazione".