Il gol di Acerbi provoca la sospensione di Luca Pairetto e Luigi Nasca, rispettivamente direttore di gara e addetto al Var in Spezia-Lazio. Secondo quanto riportato dall'ANSA, il gruppo arbitrale in questione sarà fermato fino al termine della stagione: Pairetto non avrebbe aspettato la verifica al video dell'allineamento del difensore della Lazio e Nasca non lo ha fermato, assegnando così come valido il gol della vittoria biancoceleste in realtà irregolare.
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Arbitri, sospesi Pairetto e Nasca: errore sul gol decisivo di Acerbi in Spezia-Lazio
A tal proposito, dopo il pari della Roma nel posticipo contro il Bologna, è intervenuto proprio José Mourinho, infastidito dell'accaduto: "La storia è sempre la stessa: io alleno da 22 anni e non cambio e l'altra cosa che non è cambiata è che 22 anni fa potevi vincere con un gol in fuorigioco, dopo 22 anni puoi ancora vincere con un gol in fuorigioco perché ieri questo è successo".
Ma la risposta della Lazio non si fa attendere. Il club biancoceleste infatti, attraverso un comunicato pubblicato sul proprio canale ufficiale, chiede rispetto e ritiene l'allenatore portoghese ossessionato dagli eventi che accadono in casa degli altri. La società specifica inoltre che continuerà a non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra allenata da Maurizio Sarri.
IL COMUNICATO DELLA LAZIO
—"Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose: che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola.
La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare".
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