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di Davide Agazzi - La Serie B comincia a mietere le prime vittime. Nessuna sorpresa, ad Empoli e Varese serviva un miracolo per mantenere salde le panchine dei propri allenatori. Carbone paga certamente l'inesperienza e...
di Davide Agazzi - La Serie B comincia a mietere le prime vittime. Nessuna sorpresa, ad Empoli e Varese serviva un miracolo per mantenere salde le panchine dei propri allenatori. Carbone paga certamente l'inesperienza e l'impietoso confronto con la precedente gestione Sannino. Quella squadra tutta corsa e grinta pare essere naufragata in un mare di incertezze. Un attacco in piena crisi economica ed una squadra che produce poco, senza saper reagire. Così, la scelta del più esperto Maran, l'anno scorso a Vicenza, in estate vicino al Chievo ed ora di nuovo in cadetteria. Discorso diverso per l'Empoli di Aglietti, solita squadra imbottita di giovani dalle belle speranze, sempre salvata dalle giocate del figliol prodigo, Ciccio Tavano.
I toscani, che per tradizione degli ultimi anni, hanno il diritto di puntare più in alto della salvezza, sono stati affidati ad un altro veterano della categoria. Quel Beppe Pillon, l'anno scorso a Livorno, esonerato a metà stagione, per far posto a Novellino. Insomma, ancora una volta, i presidenti di Seri B si affidano a traghettatori esperti, uomini che siedono da tempo sulle panchine di questo campionato. Esattamente come l'anno scorso, i primi cambi arrivano dopo la settima giornata, che pare essere un primo crocevia per il proseguio della stagione. Aspettando di conoscere il destino di Pecchia, vicinissimo all'esonero e alla staffetta con Camolese, di Breda e di Atzori, il Torino, per la prima volta dopo tanti anni, assiste a questo spettacolo, da spettatore.
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