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di Davide Agazzi - Sulla Serie B, di cose, se ne dicono tante. Un campionato lunghissimo, dove non vince sempre il più forte e dove le vittorie arrivano anche quando meno te lo aspetti. Così è successo...
di Davide Agazzi - Sulla Serie B, di cose, se ne dicono tante. Un campionato lunghissimo, dove non vince sempre il più forte e dove le vittorie arrivano anche quando meno te lo aspetti. Così è successo nell'ultima giornata di cadetteria dove, mentre la Serie A prendeva conoscenza di una certa stitichezza, la B B si faceva una gran scorpacciata di gol, tutti a fine partita. Dal campo di Ascoli, dove la Sampdoria è uscita vittoriosa, grazie al gol al 95' di Pasquale Foggia, a quello di Crotone, con i padroni di casa pronti a festeggiare il gol di Djuric in pieno recupero, passando per Sassuolo, Vicenza ed in maniera meno plateale, anche da Torino. Un gol a pochi secondi dal fischio finale, a volte segno di grande caparbietà, a volte, un gran colpo di fortuna. Spesso e volentieri sono i grandi gesti tecnici a sbloccare il risultato e, non a caso, le prodezze sembrano uscire dal cilindro sempre verso la fine della partita. Sarà per la stanchezza, sarà per la distrazione, ma ecco che Rolando Bianchi viene lasciato quasi solo a colpire di testa, dopo una partita dalle grandi barricate. Ecco che Djuric, vero e proprio ariete d'area di rigore, non certo noto per la sua rapidità di movimenti, riesce a calciare in gran libertà alle spalle di Donnarumma, gelando il Gubbio e il suo allenatore. A Sassuolo, un gol al 46' del secondo tempo, quello da fuori area di Laribi, ha sconvolto gli equilibri di una partita destinata a finire sullo 0-0, mentre in Veneto, si è capito che lasciare spazi a Elvis Abbruscato può cambiare anche le sorti di un derby. Che sia determinazione, fame o solo tanta fortuna, l'importante è crederci fino alla fine. Questo è lo spirito del Toro di Ventura, che ha permesso a questa squadra di trovarsi in vetta solitaria. Con la Juve Stabia il gol non se lo aspettava nessuno, così come a Vicenza, qualche settimana fa. Sono sempre pochi secondi a determinare eventi più grandi. Basti pensare che negli stessi, pochissimi minuti, Atzori, l'allenatore della grande Sampdoria, ha salvato la panchina, mentre Pecchia, dopo essere stato confermato nei giorni scorsi, ha scoperto il brivido dell'esonero, proprio per colpa di quello stesso, dannato, recupero.
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