- Calciomercato
- Prima Squadra
- Giovanili
- TN Radio
- Interviste
- Mondo Granata
- Italia Granata
- Campionato
- Altre News
- Forum
- Redazione TORONEWS
GENOA, ITALY - MARCH 6: Alexander Blessin head coach of Genoa gives a thumbs up gesture to the supporters after the Serie A match between Genoa CFC and Empoli FC at Stadio Luigi Ferraris on March 6, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)
Alla vigilia di Genoa-Torino, il tecnico della squadra rossoblù Alexander Blessin è intervenuto in conferenza stampa per presentare i temi caldi della partita contro i granata, gara in programma venerdì 18 marzo alle ore 21:00 allo stadio Marassi di Genova.
LA CONFERENZA - Si inizia facendo riferimento alle parole del presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, che ha definito quella contro il Toro "una partita della vita".
"Se guardiamo i dati e le statistiche dei ragazzi dopo le partite, viene fuori che sono tutte gare della vita perché corrono molto in campo e danno tutto. Tutte le partite sono molto cruciali, naturalmente se anche il presidente si è espresso in questo modo anche a noi è arrivato il messaggio di massima importanza".
Cosa serve domani per vincere la partita?
"Vogliamo confermare quanto di buono abbiamo fatto vedere nelle ultime due, tre partite. Sappiamo che Juric ha lavorato con Gasperini, conosciamo il suo modo di interpretare la partita che è molto simile a quello dell'Atalanta. Sappiamo a cosa andiamo incontro".
Considerato che alcuni giocatori hanno recuperato, ci saranno cambi di formazione o ci sarà fiducia nella squadra che ha giocato a Bergamo?
"Il bello è che adesso avremo a disposizione giocatori forti per aiutare la squadra e creare alternative nei reparti. E' chiaro che si cambierà qualcosa, forse uno o due interpreti, lo devo ancora decidere ma l'importante è che, come a Bergamo, tutti i giocatori diano il loro contribuito e aiutino la squadra ad arrivare ad un risultato positivo".
E' un bene o un male che il Genoa faccia così paura a tutti? Visto che tutti, da Juric a Gasperini, ne parlano.
"Io non ho ancora dimostrato nulla qui, ovviamente è bello che dopo la partita l'allenatore avversario venga a farci i complimenti, è una ricompensa per i giocatori e per noi allenatori; però è la squadra che deve dimostrare sul campo di saper mettere in difficoltà gli avversari. Sarà una partita durissima perché il Torino è una squadra molto fisica. Sarà una battaglia in campo e lì dobbiamo dimostrare qualità nell'uno contro uno".
Come si può fermare un attaccante come Belotti?
"Belotti è un attaccante fortissimo, cerca la profondità, è potente in area e questo lo sappiamo. Lui sa come utilizzare il corpo per coprire il pallone dall'avversario. Noi dobbiamo cercare di difendere da squadra".
Conta, per le prossime partite, di recuperare Criscito, Cambiaso, Vanheusden e Ekuban?
"Non mi voglio lamentare. Sono giocatori importantissimi, parliamo sempre tra di noi, ma chi ha giocato ha fatto bene, come a Bergamo. Per me è importante che La Rosa attuale dia tutto. Solo due volte abbiamo giocato con la stessa linea a quattro, poi abbiamo avuto squalifiche e infortuni, però ripeto non voglio lamentarmi, è importante fare il massimo con chi abbiamo a disposizione".
Il Torino ha lamentato un rigore non dato contro l'Inter, ma anche il Genoa non è stato fortunato con alcune decisioni.
"Per quanto ci riguarda anche noi abbiamo avuto situazioni di rigori non dati. Sul momento naturalmente dopo la partita ci si arrabbia, ma non possiamo cambiare niente, quelle sono decisioni prese anche se spesso è dura accettarle. Non si possono evitare queste cose, gli arbitri possono sbagliare, il VAR aiuta spesso ed è una cosa buona. Bisogna accettare gli errori, speriamo che domani ci sia un arbitro che sia perfetto e che faccia tutto bene così non ci saranno discussioni. Loro sono sempre neutrali, pensiamo in bene e speriamo in un buon arbitraggio. Vogliamo vincere in modo giusto senza avere aiuti".
Frendrup ha giocato bene, può giocare lui a destra o al posto di Sturaro?
"Mi piace quando i giocatori mi mettono in difficoltà quando devo decidere la formazione, vuol dire che stanno facendo bene. Abbiamo due giocatori bravissimi. E' sempre meglio prendere decisioni difficili perché vuol dire che hanno giocato tutti bene. E' anche importante avere una panchina di qualità in modo che io, da allenatore, ho la possibilità dopo 60-70 minuti di far entrare giocatori validi che danno il massimo"
Come stanno Hefti e Gudmundsson?
"Hanno avuto un po' di influenza, adesso si sono ripresi completamente e sono a disposizione".
C'è possibilità che Piccoli venga convocato? E ciò potrebbe portare Yeboah e Destro a giocare insieme?
"Piccoli ha fatto una buona settimana dopo il suo infortunio e sarà convocato per domani. Naturalmente deve riprendere le forze, sono molto contento perché averlo a disposizione ci dà qualità e alternative in più. L'idea di far giocare Yeboah e Destro insieme è sempre un'opzione. Abbiamo un buon piano per fronteggiare il Torino, ma dipende sempre da come lo mette in atto la squadra. Sono cose che cerchiamo di decidere insieme con lo staff per mettere la migliore formazione in campo e dare il massimo".
© RIPRODUZIONE RISERVATA