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Bologna, il progetto di Sartori è solido. E Italiano ha trovato la quadra

Alessandro Balbo
La mano del DS Sartori ha aiutato il Bologna, prossimo avversario del Toro, a ripartire dopo i molti cambiamenti della scorsa estate

Il Torino sfiderà all'Olimpico Grande Torino il Bologna di Italiano sabato alle 15. Una gara che mette a confronto due squadre diverse nel rendimento e due modelli societari differenti. Al centro del progetto dei Felsinei c'è sicuramente il dirigente sportivo Giovanni Sartori.

Il Bologna ha cambiato forma ma non sostanza

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Il Bologna viene da una stagione eccezionale, con il quinto posto in campionato e la conquista di uno slot storico per la Champions League. Una squadra che però durante la sessione estiva è mutata molto nella sua forma, perdendo due giocatori chiave quali Calafiori e Zirkzee e soprattutto il suo "stratega" Thiago Motta. Il DS Sartori però è riuscito a mantenere una linea di coerenza con la passata stagione, ricercando pedine di gioco, e un allenatore, che dessero continuità con il modo di giocare delle squadra. Dopo un primo momento di assestamento, dovuto anche all'impegno in Champions League, ora i rossoblù hanno trovato continuità e risultati.

Da Italiano a Dallinga tanti i nomi nuovi portati da Sartori

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Come detto, tanti sono stati i mutamenti attuati da Sartori, ma il dirigente sportivo ha cercato di rimanere in continuità con la visione di gioco e con gli intenti della società. Prima grande novità è stata la scelta dell’allenatore, Vincenzo Italiano è arrivato dopo due buone stagioni a Firenze, portando con sé a Bologna il medesimo modulo del partente Motta: 4-3-3 o 4-2-3-1. Anche gli interpreti sono cambiati, con Erlic e Casale in difesa e Holm e Miranda sulle fasce. Mentre a centrocampo è arrivato Pobega, e in attacco Dallinga e Odgaard, in rete l'ultima giornata, come prime punte. Molti cambiamenti, però coerenti con il progetto Bologna. La mano di Sartori si vede in questa squadra.