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Bologna, l’attacco è poco prolifico: e il Covid mette in forse Arnautovic
Il Bologna sarà il prossimo avversario del Torino, il fischio d'inizio di questo match è in programma per domenica 6 marzo alle ore 15. Sarà una sfida tra due squadre che in questa stagione non riescono a realizzare molti gol. Questa statistica lascia un po' sorpresi se si pensa allo stile di gioco di Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo, in tutte le sue passate gestioni, ha sempre fatto vedere un calcio molto offensivo.
NUMERI - Il Bologna quest'anno ha realizzato 32 reti in 26 partite di campionato e deve ancora recuperare il match valido per la 20^ giornata contro l'Inter, saltato causa Covid-19. Si tratta di un dato un po' povero per una squadra allenata da Mihajlovic che in passato ha sempre dimostrato di prediligere un gioco offensivo. Quest'anno il tecnico serbo ha anche deciso di cambiare modulo adottando una difesa a 3. In tutta la Serie A sono solamente 5 le squadre che hanno segnato meno gol del Bologna e si tratta delle formazioni che occupano i bassifondi della classifica (Spezia, Cagliari, Venezia, Genoa e Salernitana). Il Torino invece ha messo a segno 33 reti in 26 gare, un dato simile ai rossoblù e che testimonia come anche la formazione di Juric abbia problemi in fase realizzativa.
INTERPRETI - Il problema di un attacco poco prolifico può essere spiegato dal fatto che solamente 8 giocatori hanno trovato la via del gol in tutta la rosa del Bologna. Tra tutti solamente Marko Arnautovic ha segnato un buon numero di gol, l'austriaco ha raggiunto quota 9 in Serie A, ma dovrebbe essere il grande assente di domenica essendo, come riportato dal Corriere dello Sport, il nuovo positivo al Covid-19 del Bologna. Tutti gli altri giocatori hanno dato un apporto scarso alla fase realizzativa, il secondo miglior marcatore è Musa Barrow con 5 gol e il terzo è Riccardo Orsolini a quota 4. Dal canto proprio il Torino nelle ultime gare ha smarrito la solidità difensiva che era un marchio di fabbrica della squadra di Juric nel girone d'andata. Il prossimo avversario potrebbe essere quello giusto per cercare di tornare sulla retta via. Anche se è bene non sottovalutare mai le squadre di Mihajlovic e i suoi reparti offensivi.
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