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Cairo: “Rezza ha ragione: impossibile pensare di giocare a fine maggio”

Le parole / Il presidente granata appoggia il professor Rezza e chiede alla Serie A di non ripartire

Redazione Toro News

Intervenuto ai microfoni dell'ANSA, Urbano Cairo ha appoggiato le dichiarazioni rilasciate dal professor Rezza in serata: "Ha ragione il professor Rezza, riprendere a giocare il campionato a fine maggio è impossibile". Il patron granata ha poi aggiunto: "Oggi ha parlato un uomo di scienza, e ha detto una cosa che io sostengo da tempo semplicemente perché ho una certa dimestichezza con i numeri. Con la situazione attuale, non esiste pensare a giocare tra un mese e mezzo. Purtroppo. E sottolineo il purtroppo, visto che oltre al Torino ho la Gazzetta dello Sport e dunque avrei interesse a che si riprendesse, per motivi evidenti". Sin dall'inizio del lockdown il presidente del Torino si è detto contrario a una ripresa del campionato.

"PREVISIONI - "Purtroppo questa cosa io l'ho sempre detta - dice ancora Cairo commentando le parole del prof. Rezza -. L'8 marzo scorso dissi che ci voleva il lockdown e che più che parlare del campionato bisognava parlare dell'Italia, che se non si fosse fatto qualcosa di molte forte, con i numeri che c'erano, ci sarebbero stati 400mila contagi nel mese di marzo e 50mila morti. Fortunatamente l'abbiamo fatto, sebbene un po' in ritardo, e molte vite sono state risparmiate. Ma se in Cina hanno fatto il lockdown per due mesi e mezzo, e con misure molto più stringenti, facendo lo stesso qui da noi arriviamo a poterci allenare come minimo a fine maggio: e quindi poi a giocare il campionato da fine giugno, rischiando di arrivare alla conclusione di agosto e rovinando dunque anche la prossima stagione. Questo è impossibile, e io l'ho sempre detto".

"EUROPEI E OLIMPIADI - Il presidente del Torino e di Rcs, infine, conclude così: "Purtroppo le decisioni che vanno prese non dipendono dai desideri dei singoli: anche Ceferin e Bach dicevano che non avrebbero rimandato Europei e Giochi Olimpici. Il problema non è quello che desidera l'editore della Gazzetta o il proprietario del Torino o di un'altra squadra. Il problema è che questa pandemia ha una forza senza precedenti. E quindi, mi dispiace dover dire che così come hanno capitolato Ceferin e Bach, saranno costrette a capitolare tutte le federazioni e le leghe dei campionati".

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