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Gravina: “Il calcio riparte ed esce rafforzato: così diamo un segnale al Paese”

Redazione Toro News

Le parole / Così il Presidente della FIGC Gabriele Gravina in collegamento con Sky Sport

In collegamento con Sky Sport 24, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto sulla ripartenza del calcio, ormai prossima, a cominciare dalla Coppa Italia. Come stabilito in una riunione col ministro dello Sport Spadafora, il calcio in Italia ripartirà il 13 giugno con le semifinali di Coppa Italiae dal 20 giugno con il campionato di Serie A, che dovrebbe terminare il 2 agosto.

IL CONFRONTO CON LA FRANCIA - Così Gravina: «Siamo in una fase meno complessa ma è un momento delicato. Siamo nel tempo della programmazione, pronti a ripartire ma siamo rigidi perché i rischi sono alti». In riferimento al titolo apparso in una prima pagina del quotidiano sportivo francese L'Equipe, che commentando lo stop definitivo del calcio in Francia si chiedeva "Comme des cons?" (traducibile in italiano con "Come dei cogl...?"): «L’Italia si è affidata all’UEFA dal primo momento. Non potevamo essere estranei alla ripartenza. Il titolo dell’Equipe di ieri è emblematico: sono particolarmente contento di non dover leggere lo stesso sui nostri quotidiani per quanto ci riguarda. Lasciamo quel termine ai francesi, oggi portiamo a casa un risultato importante».

LE ISTITUZIONI - Sul confronto con le istituzioni ed il Ministro Spadafora«Il calcio ne esce in maniera rafforzata e armoniosa. L’incontro con il ministro Spadafora è stato un momento di grande armonia e di condivisione di un percorso. Eravamo sollevati da un peso che portavamo dentro da tantissimo tempo. Il calcio ha mostrato coerenza, ha preso consapevolezza dei suoi vincoli e dei suoi limiti, lo dico con grande umiltà. Abbiamo dialogato costantemente con il Ministro ed abbiamo avuto confronti interni tra di noi con incontri settimanali. Alla fine il calcio ne esce con grande capacità, forza e possibilità di dare messaggi di speranza al Paese. I rischi però sono sempre dietro l’angolo, dovremo governarli con senso di responsabilità e pizzico di fortuna».