Il tribunale federale nazionaledella FIGC ha condannato la Lazio con una multa di 150 mila euro e Claudio Lotito e i due medici all’inibizione: il presidente per 7 mesi e Fabio Rodia e Ivo Pulcini per un anno. Questa la sentenza per aver violato i protocolli sanitari anti Covid-19. La Procura aveva però chiesto 13 mesi e 10 giorni per il presidente biancoceleste. Il Tribunale, per giustificare la diminuzione della "pena", evidenzia una distinzione di responsabilità tra Claudio Lotito e il responsabile sanitario. Infatti, viene sottolineato che qualora si accerti un caso di positività, la gestione della procedura rientra fra gli “aspetti medici”. Il Tribunale ritiene evidente la responsabilità della componente medica e definisce incongruente la questione che riguarda in particolar modo il calciatore Ciro Immobile. Ciononostante, il presidente del club biancoceleste è stato comunque censurato in quanto avrebbe dovuto imporre un comportamento idoneo a impedire ai giocatori positivi di poter rientrare nel gruppo squadra.
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Caso tamponi Lazio, le motivazioni della sentenza: i responsabili principali sono i medici
Il tribunale federale nazionale della FIGC evidenzia una distinzione di responsabilità tra Claudio Lotito e il responsabile sanitario
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