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campionato
A cinque minuti dalla fine del torneo si decide la terza squadra che accompagna Ascoli e Messina in serie B, è il Chievo.
L’ultima di campionato vedeva il match clou a Bologna, dove il Catania “ospitava” a porte aperte il Chievo, mentre le altre in lotta per la salvezza avevano partite casalinghe contro squadre con la testa alle vacanze.
Al Dall’Ara è stata partita vera decisa dai gol dei giocatori schierati da Marino a partita in corso, il Chievo ha provato a vincerla nel primo tempo con due occasioni ma è sembrato inferiore ai siciliani; il duo Del Neri – Campedelli che aveva iniziato un ciclo vincente accompagna così dopo sei stagioni consecutive i veneti nella serie cadetta.
Onore agli sconfitti ma merito alla società di Pulvirenti, presidente che ha avuto il coraggio di dissociarsi da una frangia di “tifosi” ormai da tempo e che ha saputo allestire una squadra che ha impressionato fino all’inizio del girone di ritorno, quando la tragedia sconvolse la città e i calciatori fino a farsi risucchiare nella bagarre per non retrocedere; giocare a porte chiuse sempre in trasferta per un girone non è stato facile, e forse anche questo ha inciso sulla decisione del bravo Marino di lasciare la panchina dopo due anni importanti.
Il Siena ha visto lo spettro della retrocessione per 20 minuti, quelli intercorsi tra il pareggio di Rocchi e il definitivo vantaggio di Negro a pochi minuti dalla fine; la Lazio non si è dannata per vincere ma è stata la squadra che ha profuso maggior impegno rispetto a Milan ed Empoli che affrontavano Reggina e Parma.
A parziale scusante dei rossoneri c’erano i tre giorni di festeggiamenti per la Champions di Atene, Ancelotti ha schierato le seconde e terze linee mentre la Reggina ha spinto dal primo minuto per conquistare una salvezza meritatissima, gli uomini di Mazzarri hanno giocato da grande fino a due terzi del torneo riuscendo a recuperare la pesante penalizzazione, nonostante ciò ha dovuto sudare fino all’ultimo turno; il Parma ha agevolmente avuto la meglio dell’Empoli grazie alla vena realizzativa dei suoi bomber, Ranieri ha fatto un piccolo capolavoro portando i ducali dal penultimo posto alla salvezza.
Le altre partite valevano per la statistica, a San Siro un Toro con diverse riserve ha tenuto testa ai campioni d’Italia per i primi minuti, dopo i quali un rigore molto dubbio ha spalancato le porte della vittoria ai nerazzurri che hanno dominato; molti dei granata erano al passo d’addio ma anche ieri è emersa tutta la pochezza della formazione di Cairo, che dovrà lavorare molto per non “regalare” un’altra annata difficile ai propri tifosi.
A Livorno Lucarelli si congeda dai propri tifosi con una doppietta che porta a 101 i gol in amaranto e con una vittoria valida solo per gli annali, l’Atalanta saluta Colantuono e Migliaccio da domani a Palermo per una nuova avventura; rosanero che vincono ad Udine l’ultima partita di Guidolin con Caracciolo che al passo d’addio si permette il lusso di un eurogol, Malesani che non ha convinto Pozzo saluta il Friuli con il rimpianto di non aver saputo condurre una compagine dalle buone potenzialità.
Nedo Sonetti mantiene la parola e lascia l’Ascoli dopo averlo condotto alla vittoria che gli permette di non finire ultimo in classifica contro il Cagliari imbottito di molti primavera.La Roma vince in rimonta contro il Messina di bomber Riganò, autore di una doppietta come Totti che si permette di sbagliare anche un rigore, mentre a Firenze cinque gol d’autore dei viola che festeggiano la qualificazione Uefa contro una Samp ormai proiettata alla prossima stagione; la squadra di Prandelli senza la penalizzazione sarebbe stata la terza forza del campionato
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