Dopo appena una settimana di stop ritorna il calcio giocato; il vertice del calcio ha accettato, non senza mugugni, il minimo sindacale che un governo degno di un paese civile ha imposto: si gioca con il pubblico solo negli stadi a norma, altrimenti a porte chiuse, e si gioca tutti insieme di pomeriggio per il mese di febbraio per monitorare l’evoluzione e i comportamenti di tutti.
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Di nuovo in campo, tutti insieme
Da questo sito avevamo chiesto di fermare lo spettacolo fino a quando non fosse stato raggiunto un grado di sicurezza e di consapevolezza sufficiente a ripartire con altri presupposti; non crediamo che questi provvedimenti siano esaustivi e che sette giorni di stop siano sufficienti, ma forse qualcosa inizia a muoversi. Alcuni protagonisti sono riusciti a mostrare il meglio di loro, salvo poi ritrattare goffamente, come il presidente della Lega Matarrese secondo il quale “the show must go on”, lo spettacolo deve andare avanti, ma avanti dove? E a quale prezzo? Oppure il tandem Spinelli – Lucarelli secondo il quale il campionato risulterà falsato dalle decisioni del governo, ma non sarà che giocatori e presidenti dovrebbero prima guardare ai loro atteggiamenti irresponsabili prima, durante e dopo le partite? Mah, qualcuno diceva che ognuno ha ciò che si merita, io non lo credo ma l’evidenza ci dice che meritiamo questo.
Comunque almeno per i tifosi granata non ci sarà il divieto dell’accesso alle partite casalinghe, infatti il tanto disprezzato Olimpico da parte di tutti, dal nostro amato Cairo fino a noi tifosi, fortunatamente è a norma; pensate che beffa se avessimo ancora giocato al Delle Alpi, per qualche incasso più ricco, forse, a quest’ora ci saremmo privati del piacere di andare a vedere i nostri beniamini.
Così domenica alle 15 andremo a vedere come i ragazzi hanno assorbito quindici giorni di stop, se i nuovi sono già integrati all’interno del gruppo, se Zac è riuscito a trovare la quadra per far giocare due punte senza sbilanciare eccessivamente gli altri reparti; la Reggina è una delle avversarie più difficili, infatti la squadra di Mazzarri ha dimostrato concretezza e intraprendenza sia in casa che in trasferta.
La testa della classifica, orfana del big match non disputato domenica tra Inter e Roma, vede i nerazzurri far visita al Chievo in una partita dal pronostico chiuso; se anche Ibra sarà recuperato Mancini avrà solo l’imbarazzo della scelta anche in avanti, oltre alla solita abbondanza anche negli altri reparti; i giallorossi ospitano il Parma del baby Rossi, anche questa sfida appare segnata dalla differenza di forze in campo, anche se la difesa romanista appare non immune da pericolose amnesie.
Il Palermo ospita l’Empoli, il bel gioco dovrebbe essere garantito dall’atteggiamento che le due squadre hanno messo in mostra per tutto il torneo; la Lazio va a Bergamo in una delle partite più interessanti della giornata, Delio Rossi e Colantuono hanno fatto miracoli con il collettivo messo a loro disposizione, e la classifica lo testimonia.
Il Livorno ospita il Milan in un match a porte chiuse che non vedrà la classica rivalità politica tra le due tifoserie; il possibile esordio di Ronaldo è uno dei temi di maggior interesse. A Firenze arriva l’Udinese dell’ex Malsani, reduce da un trittico di vittorie che l’hanno riportata in zona Champions, i viola sono lanciati alla rincorsa della zona Uefa dopo la pesante penalizzazione, anche Toni si è definitivamente ritrovato e insieme a Mutu forma una delle coppie migliori di tutta la categoria.
La Samp ospita l’Ascoli, Sonetti ha avuto la pausa a disposizione per trovare l’amalgama con i numerosi rinforzi messi a disposizione dal presidente Benigni, mentre Novellino cerca pronto riscatto dopo la sconfitta con l’Inter; il Cagliari ospita il Siena orfano di Locatelli squalificato.
Abbiamo volontariamente lasciata per ultima la partita di Messina, dove arriva il Catania nell’ennesimo derby siciliano.
Gli etnei sono ancora scossi dalle vicende di una settimana fa, Cavasin invece è al debutto con i giallorossi per tentare portare la squadra in zone più tranquille.
Che sia una domenica di calcio, solo ed esclusivamente di calcio giocato.
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