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Gilardino pre Genoa-Torino: “Toro costruito per i piani alti della classifica”

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Le parole del tecnico del Genoa Alberto Gilardino alla vigilia della sfida contro il Torino
Enrico Penzo

Il tecnico del Genoa, Alberto Gilardino,  si è presentato ai microfoni in occasione della consueta conferenza stampa della viglia. L'allenatore dei grifoni ha presentato la sfida contro il Torino, match che si disputerà domani alle ore 15.00 presso lo stadio "Luigi Ferraris". Ecco le dichiarazioni del tecnico.

L'analisi del match di domani

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L'allenatore dei grifoni ha iniziato la conferenza parlando delle sensazioni e delle aspettative sul match di domani: "Sicuramente mi aspetto una partita gagliarda perchè corrisponde alle caratteristiche della squadra che andiamo ad affrontare ed alle nostre. Abbiamo la necessità di fare una partita gagliarda, abbiamo la voglia e la determinazione di andare a controbattere colpo su colpo il Torino perchè solo così possiamo metterli in difficoltà." Il tecnico ha poi analizzato il Torino: "Il Toro è una squadra forte fisicamente e strutturata per essere nei piani alti della classifica. Hanno scelte e un gruppo compatto. Affrontiamo una squadra che in queste ultime due-tre settimane ha fatto un percorso importante anche quando c’è stato il cambio di modulo. Possiedono scelte di struttura e qualità. Sappiamo chi andiamo ad affrontare ma da parte nostra ci deve essere sempre voglia di stupire".


Poi si è parlato della recente cessione di Dragusin, un tassello che si è sempre rivelato fondamentale per la squadra: "Lo abbiamo salutato e gli abbiamo fatto un grande in bocca al lupo. Radu, allo stesso tempo, è passato. Il pensiero ora è su Bani, De Winter, Vasquez, Vogliacco e Matturro. Il mio obiettivo è cercare di esaltare di più questi giocatori e da parte loro ci deve essere la voglia di alzarsi un centimetro in più durante questo girone di ritorno." L'allenatore ha poi giustificato tale aspettativa: "Si è alzata l’asticella e si alzerà in questo girone di ritorno. Le squadre si rinforzeranno e io devo pensare al presente. La squadra ha voglia di stupire e giocare e soprattutto davanti ai nostri tifosi dobbiamo fare una partita attenta, gagliardi e bravi quando abbiamo il pallone".

Il tecnico ha poi parlato ancora del match di domani: "Sarà una partita dove i dettagli faranno la differenza. Dovremo avere un approccio forte dentro la gara. Dobbiamo recuperare più seconde palle possibili, è una squadra che lavora uomo su uomo, dobbiamo esser bravi a trovare lo spazio in base a ciò che ci contenderanno ma allo stesso tempo essere bravi e lucidi quando abbiamo il pallone".

Come arriva la squadra al match

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Il discorso si è poi spostato sul tema indisponibili: "Ekuban è fuori a causa di un risentimento muscolare in questi giorni, Thorsby non è a disposizione così come Puscas è indisponibile. A livello numerico siamo un po’ in emergenza, confido in chi ci sarà. Malinovskyi ha avuto un piccolo problema ma dovrebbe essere a disposizione.  Rientrano Bani e De Winter dalla febbre, così come Strootman". ".

Successivamente Gilardino ha parlato di Gudmundsson e della grandissima stagione che sta disputando: "Deve mantenere questo livello di performance la squadra si affida molto alle sue qualità. Come lui, Messias e Malinosvkyi tutti giocatori che possono veramente fare il salto di qualità alla squadra."

Poi riguardo Retegui: " Allo stesso tempo ci aspettiamo molto di più da Retegui. Ha il desiderio di ritrovarsi e c’è la volontà di ritrovarlo. Noi lo aspettiamo perchè abbiamo bisogno di lui e c’è la volontà della squadra di metterlo nelle condizioni migliori ma anche da parte sua di fare qualcosa in più". L'allenatore ha giustificato il recente calo del giocatore, affermando che complici gli infortuni è mancata la continuità: "
Retegui è quello che si è visto nella parte iniziale. Gli infortuni poi qualcosa ti tolgono. Sta tornando, la motivazione è tanta. Si riparte, sono 19 partite e si ricomincia da zero. E’ un nuovo campionato. Deve essere così a livello mentale. Dobbiamo pensare solo ed esclusivamente a noi e alla squadra".

Successivamente l'allenatore ha anche analizzato il ruolo di Messias all'interno della squadra, evidenziandone la sua duttilità ed importanza: "Come detto, Junior può giocare da quinto, da mezzala offensiva. E’ un giocatore che ha gamba e qualità. E’ fondamentale che nella sua convinzione mentale voglia fare la differenza. Junior in quel ruolo lì esprime le sue caratteristiche in modo eccellente. A Bologna ha lavorato molto bene facendo fare poco ad un giocatore come Orsolini. Può essere un’opzione dall’inizio o a gara in corso".

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