Le voci

Gravina: “Mondiale? Abbiamo chiesto lo slittamento del turno del 20 marzo”

Redazione Toro News
"Dobbiamo qualificarci ai mondiali. Per questo stiamo lavorando con la Lega per concedere a Mancini qualche giorno di lavoro in più"

Intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Sport, il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha rilasciato dichiarazioni interessanti circa il futuro della Serie A, della situazione stadi e, soprattutto, della possibilità di rinviare il turno di campionato del 20 marzo per dare alla Nazionale più tempo per preparare il playoff di qualificazione mondiale. "Dobbiamo qualificarci al Mondiale, abbiamo le condizioni per poterlo fare anche se ci siamo complicati la vita da soli sbagliando due rigori importanti. Ci sono due partite secche da vincere ma l'Italia ha dimostrato che quando è il momento sa reagire alla grande. Stiamo lavorando affinché la Lega conceda a Mancini qualche giorno in più per preparare il playoff. Abbiamo chiesto lo slittamento, anche se sappiamo quanto sia intasato il calendario della Serie A".

RAPPORTI LEGA-FIGC - A proposito dei rapporti tra FIGC e Lega Serie A, Gravina si è poi espresso così: "Non c'è nessuno scontro fra Lega Serie A e FIGC. Piuttosto ci sono due visioni contrapposte del presente e del futuro del calcio italiano: noi vogliamo modernizzare, altri vogliono l'immobilismo e la conservazione". A tal proposito, la FIGC sta cercando di modificare le regole di ingaggio: "Stiamo pensando di inserire l'indice di liquidità come criterio di ammissione ai campionati. E poi vogliamo inserire altri due indicatori: il parametro sull'indebitamento e il rapporto tra ricavi e costo del lavoro allargato. Significa mettere sotto controllo i costi di gestione

SERIE A - Un altro tema discusso nell'ultimo periodo è la percentuale di capienza negli stadi. "Il 75% di pubblico sarà passo avanti, ma non sono soddisfatto. Mi auguro che da marzo si possa ripartire col 100%". Gravina è infine critico sull'attuale ripartizione oraria delle gare di campionato: "Capisco le esigenze delle televisioni, ma gli ascolti non sono buoni. Una verifica andrebbe fatta".

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