Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, a margine della cerimonia di consegna del premio ”Oreste Granillo” a Reggio Calabria, ha detto la sua circa la possibilità di un rinvio dell'inizio del campionato di Serie A a causa del gran caldo che sta colpendo la penisola italiana in queste settimane. Queste sono state le sue parole: "Ricordo la finale dei mondiali del 1994 contro il Brasile. C’erano 50 gradi e si giocò regolarmente. Gli atleti sono atleti e sono dunque preparati ad affrontare le condizioni più estreme. Non ci possono essere discussioni. Non abbiamo deciso noi quando avviare e finire il campionato, ma ci sono delle date e vanno rispettate".
Le voci
Gravina: “Posticipare l’inizio del campionato? No, le date vanno rispettate”
Il presidente della Figc conferma: "Il calcio italiano ha ancora appeal"
—Il numero uno della Federcalcio ha fatto poi il punto sulla situazione del mondo del pallone in Italia e della stagione il cui inizio è alle porte. "Sarà una stagione atipica, con una sosta invernale che non è mai stata così lunga - ha detto Gravina -. Sarà un campionato molto interessante a giudicare dall’entusiasmo che tantissime realtà stanno mettendo in campo nell’allestire le proprie formazioni. Ciò significa che il calcio ha ancora appeal, che ancora si ha tanta voglia di giocare e soprattutto tanta voglia di vincere. In generale tutto il calcio italiano sta diventando appetibile, anche se lo è sempre stato, solo che forse non siamo stati bravi nel valorizzarlo nei modi giusti. Oggi c’è un grande fermento per la A, la B e la C, ma anche nel mondo dilettantistico ci sono città importantissime che hanno un appeal straordinario”
© RIPRODUZIONE RISERVATA