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Serie A: Il campionato che verrà

Nino Mancini
di Nino Mancini Il campionato alle porte si presenta ricco di spunti interessanti con i pronostici aperti per tutti gli obiettivi in palio.Per lo scudetto ai blocchi di partenza ci sono le due milanesi, infatti all’Inter super favorita anche...

di Nino Mancini

Il campionato alle porte si presenta ricco di spunti interessanti con i pronostici aperti per tutti gli obiettivi in palio.

Per lo scudetto ai blocchi di partenza ci sono le due milanesi, infatti all’Inter super favorita anche nello scorso torneo si è unito il Milan che grazie all’imprevista esclusione dalla prossima Champions potrà rivolgere tutte le attenzioni all’obiettivo che Galliani ha messo in cima alla lista. I nerazzurri hanno cambiato la guida tecnica con “the special one” Mourinho, che al di là delle dichiarazioni sta lavorando soprattutto sulla fase difensiva orfana in avvio di stagione delle colonne Cordoba, Samuel e Materazzi; rinforzata la fascia con il romanista Mancini ed il centrocampo con Muntari dopo il rifiuto di Lampard, ci sono problemi di abbondanza in attacco con il rientro di Adriano che costringerà la società di via Durini a sfoltire uno tra Crespo e Suazo, con Ibrahimovic e Balotelli confermatissimi.

I rossoneri a qualche giorno dalla chiusura del mercato hanno piazzato il colpo Senderos, vero pezzo forte di una difesa che vede le precarie condizioni di Nesta, il reparto ha nel portiere il vero elemento di incertezza per la stagione; il ritorno di Abbiati a Milanello l’ha proiettato come possibile titolare viste le imbarazzanti prestazioni di Dida e Kalac anche durante il precampionato, a centrocampo l’arrivo di Flamini regala un’alternativa importante ad Ancelotti che avrà problemi di abbondanza in avanti con l’acquisto di Ronaldinho, i rientri di Sheva e Borriello che faranno compagnia a Kaka, Seedorf, Pato e Inzaghi, ipotizzando per Paloschi un anno di maturazione altrove.

La lotta Champions si allargherà a Roma, Juve e Fiorentina, con i giallorossi favoriti; la recente scomparsa del presidente Sensi ha riaperto la possibilità di una cessione societaria da parte della famiglia; l’esposizione verso il sistema creditizio non ha consentito una campagna acquisti importante e la cessione di Mancini ha permesso l’acquisto della “bestia” Julio Baptista, ideale terminale per il gioco di Spalletti mentre Riise costituisce una valida alternativa in fase difensiva.

I bianconeri hanno fatto rientrare i promettenti Giovinco, Marchisio e De Ceglie, Ranieri potrà disporre di un centrocampo ancora più fisico con Poulsen che supporterà l’attacco, che oltre a Trezeguet, Del Piero e Iaquinta potrà schierare anche il neo acquisto Amauri, su cui poggiano le ambizioni in campionato e in Champions; il reparto arretrato si è arricchito dell’esperienza di Mellberg che potrà far rifiatare Legrottaglie o Chiellini al centro, in uscita dopo aver “accontentato” Almiron non si trova al momento una soluzione gradita per Tiago, che continua a rifiutare le richieste di club stranieri.

La Fiorentina ha ancora una volta condotto una campagna trasferimenti di livello, con Pantaleo Corvino pronto ad esaudire le desiderata di Cesare Prandelli per consentire un altro salto di qualità; i Della Valle hanno anche quest’anno messo a disposizione un budget importante per gli arrivi di Gilardino e Jovetic in avanti, di Vargas, Comotto e Zauri sulle fascie e Almiron a centrocampo per cercare di colmare una parte del divario con le due milanesi; la squadra se la dovrebbe giocare alla pari in tutte le partite ma pecca ancora di esperienza che potrebbe in parte penalizzarla soprattutto in Champions.

Per la sapiente programmazione delle due dirigenze e per il gioco dimostrato per molti tratti dello scorso torneo Sampdoria ed Udinese potrebbero essere le due sorprese del campionato,con i liguri orfani di Maggio e Montella ma con i promettenti Bottinelli e Fornaroli e le certezze Dessena e Stankevicius a regalare a Mazzarri diverse alternative tattiche; Pasquale Marino ha chiesto a Leonardi e Gerolin di sfoltire l’abbondante rosa a disposizione lo scorso torneo, il ritorno di Motta e gli arrivi di Pasquale e Nef in difesa hanno compensato le partenze di Dossena, Mesto e Zapotocny.

Un gradino sotto inseriamo Genoa, Palermo, Napoli e Lazio; i grifoni hanno cambiato in tutti i reparti e Gasperini si affida a molti dei suoi ex pupilli della primavera juventina: Olivera, Palladino e Gasbarroni in avanti per far dimenticare Borriello e Modesto e Mesto sulle fasce sono i volti nuovi che promettono un altro campionato da protagonisti.

Zamparini e Colantuono hanno ridisegnato la squadra con gli arrivi di Amelia in porta, Raggi Carrozzieri e Bovo in difesa per sostituire i neo tedeschi Barzagli e Zaccardo, a centrocampo Nocerino e Liverani e la giovane stella Lanzafame per Amauri in avanti come alternativa a Cavani e Miccoli sono gli elementi per dimenticare la pessima stagione passata (l'inizio con l'eliminazione in Coppa Italia non promette nulla di buono); il Napoli riparte con l'ambizione di migliorare un già soddisfacente ritorno nella massima serie, per questo Marino e De Laurentiis hanno rinforzato l'attacco con l'argentino Denis, il centrocampo con Maggio e De Zerbi e la difesa con Rinaudo.

La Lazio non risentirà della preparazione Champions che la passata stagione l'ha costretta ad un torneo in tono minore, con il passare dei giorni si schiarisce anche la situazione di alcuni giocatori messi fuori rosa dal vulcanico presidente Lotito, mentre Delio Rossi sta rimodellando la squadra con l'arrivo dopo diverse traversie del portiere Carrizo, di Belleri in difesa e di Matuzalem e Foggia a centrocampo, mentre in avanti si parla già un gran bene di Zarate.

Dalle altre nove squadre usciranno le tre retrocessioni, infatti tra Toro, Atalanta, Catania, Cagliari, Siena, Reggina, Bologna, Lecce e Chievo è al momento complicato stilare graduatorie sia per le operazioni che le società non hanno ancora concluso sia per l'apparente livellamento delle rose a disposizione dei tecnici, l'elenco potrebbe però non essere così casuale.

Cairo ha consegnato a De Biasi il centravanti che dovrebbe garantire i gol che sono mancati negli ultimi anni, ora manca un centrocampista di sostanza che dovrebbe rendere la rosa all'altezza della massima serie per condurre un torneo senza troppi patemi, ma le due stagioni passate ci insegnano ad essere molto cauti nei pronostici per i granata; l'Atalanta nonostante gli arrivi di Cigarini e Valdes a centrocampo e di Cerci e nonno Vieri in avanti appare meno forte rispetto all'anno scorso anche se la mano di Del Neri potrebbe essere ancora il valore aggiunto.

Il Catania si riaffida a Zenga per un torneo meno travagliato, i soldi per la partenza di Vargas non sono ancora stati interamente spesi e nonostante si parli un gran bene del romeno Dica e della giovane stella Paolucci ci sembra una seria indiziata alla lotta salvezza; il Cagliari ha cambiato guida tecnica e alcuni giocatori tra cui spicca la partenza di Foggia, anche per Cellino immaginiamo un torneo difficile.

Anche per il Siena nuovo allenatore e diversi volti nuovi, ad iniziare da Curci in porta, Barusso a centrocampo e Calaiò in avanti per far dimenticare Manninger, De Ceglie, Loria e Locatelli; a Reggio Lillo Foti ha confermato Orlandi in panchina e ha come consuetudine fatto cassa con Amoruso e Modesto sostituendoli con Santos e Fabiano a centrocampo e Bernardo Corradi in attacco.

Le tre neopromosse hanno cambiato molto durante l'estate, il Bologna ha un nuovo volto anche nella proprietà passata da Cazzola a Menarini dopo l'ipotesi dell'investitore di oltre Oceano, il centrocampo sarà guidato dall'ex doriano Volpi e da Mudingayi, mentre in difesa Zenoni e Lanna daranno un contributo di esperienza; il Lecce ha ripreso Giacomazzi ed inserito Caserta a centrocampo, mentre in avanti Cacia e Castillo contenderanno le maglie da titolare a Tiribocchi e Pelissier, il Chievo è un cantiere a cielo aperto ma gli arrivi di Sorrentino in porta e Patrascu in difesa sono i primi elementi su cui Iachini potrà contare per una salvezza tutta da conquistare.

La squadra arbitrale ha ulteriormente ringiovanito i suoi organici consentendo solo al bravo Farina di continuare con una deroga sul limite di età, le recenti Olimpiadi ci hanno insegnato che non sempre la tecnologia aiuta (vedi la scherma), mentre gli europei che i nostri fischietti sono meno peggio di altri; forse i giocatori dovrebbero aiutarli un po'.

Per finire la grottesca farsa dei diritti in chiaro, dove si contrappongono una Lega allo sbando con richieste fuori mercato e la povera Rai “costretta” a rilanciare nei prossimi giorni per non privare i pochi italiani ancora sprovvisti di abbonamento satellitare o digitale; se i presidenti provassero a migliorare la gestione delle loro squadre anziché sparare richieste insensate forse tutto il nostro calcio ne beneficerebbe.

Comunque buon campionato a tutti.