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Serie A: Il campionato che verrà

Nino Mancini
di Nino ManciniGiorgio Viglino, stimato giornalista, direttore dell'Agenzia Multimediale Italiana e profondo conoscitore del calcio nostrano ci concede qualche minuto del suo tempo per una chiacchierata sui temi principali del campionato alle...

di Nino Mancini

Giorgio Viglino, stimato giornalista, direttore dell'Agenzia Multimediale Italiana e profondo conoscitore del calcio nostrano ci concede qualche minuto del suo tempo per una chiacchierata sui temi principali del campionato alle porte, iniziando dalla domanda più scontata ma di rito: che campionato sarà?Immagino un campionato più equilibrato dello scorso, con un livellamento dei valori verso l'alto.

Le indiziate principali per la corsa al titolo e alla zona Champions?L'Inter parte con i favori del pronostico, l'interrogativo che aleggiava con l'arrivo di Mourinho ha trovato risposte molto positive nell'impegno della squadra a recepire i suoi metodi di lavoro, l'organico rimane il più forte e verrà ulteriormente valorizzato dall'organizzazione e dalla mentalità vincente del tecnico portoghese; il Milan appare la bella incompiuta con una squadra squilibrata, capace di offrire grande spettacolo in avanti ma con gli altri reparti non all'altezza, il centrocampo usurato e la difesa troppo lenta anche con l'acquisto di Senderos, con la debolezza più evidente tra i pali a prescindere dalla scelta di Ancelotti.La Roma risentirà della partenza di Mancini, che ha sempre garantito un contributo di gioco e reti importanti, Spalletti potrà contare sul recupero di Totti ma rimane un gradino sotto i nerazzurri avendo già espresso il massimo del proprio potenziale nelle passate stagioni; discorso simile per la Juve reduce da un campionato da incorniciare per il rendimento di molti dei suoi titolari, il rafforzamento dell'organico con il rientro dei baby tra cui De Ceglie potrebbe essere l'elemento con più prospettive e gli acquisti di Poulsen e Amauri non sono sufficienti per migliorare il piazzamento conseguito.La Fiorentina ha maggiori spazi di miglioramento, con la maturazione di alcuni dei suoi giovani più promettenti e l'inserimento degli acquisti mirati a rafforzare tutti i reparti.

Ogni torneo ci riserva qualche sorpresa, quali possono essere quelle in arrivo?Vedo bene la Sampdoria che ha il miglior manager in circolazione e un organico di livello, il Palermo se Zamparini farà lavorare Colantuono serenamente con una rosa rinnovata e competitiva, il Napoli con la definitiva consacrazione di Lavezzi e una sorpresa che potrebbe anche essere il Torino.

I tifosi granata si sono già illusi negli ultimi due tornei con sofferenze fino all'ultimo turno, dove intravede un cambio di marcia?Nell'ultimo campionato i granata hanno reso meno del loro potenziale, la campagna acquisti ha rafforzato la rosa al di là della cessione di Grella, i tifosi possono essere fiduciosi.

Come vede la lotta salvezza?Ci sono diverse squadre indiziate alla lotta per non retrocedere nella cadetteria, oltre alle neopromosse il Siena e la  Reggina sono le società che escono indebolite dall'ultimo calcio mercato.

Chi si affermerà tra i tanti giovani in vetrina?Balotelli è il favorito, gode della stima di Mourinho che nonostante la concorrenza punterà su di lui, ha forza fisica e tecnica che ne fanno un giocatore completo e di prospettiva azzurra.

Che anno sarà per la classe arbitrale?La mediocrità evidenziata nei precedenti tornei unita alla sudditanza psicologica di cui soffrono i nostri fischietti sono il peggior viatico per la stagione che sta per iniziare, non ci sono segnali di inversione di tendenza.

Per chiudere, lo spettacolo calcio sarà solo a pagamento?La querelle tra Lega Calcio e Rai potrebbe anche risolversi in un accordo, magari dopo la prima giornata, ma è quantomeno inopportuno che chi di fatto amministra il calcio abbia anche degli interessi nel mondo televisivo; il prodotto in chiaro si è progressivamente impoverito per la forte concorrenza di Sky e del digitale terrestre e per la miriade di televisioni e radio locali che in barba a tutti si collegano dagli stadi, è paradossale poi privare i meno abbienti di trasmissioni storiche come Tutto il calcio minuto per minuto o la Domenica Sportiva.I dirigenti devono però fare attenzione a tirare troppo la corda, perchè potrebbe spezzarsi.