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campionato
La sesta di campionato porta la contemporanea sconfitta delle capolista, con cambio al vertice, ma soprattutto la prima vittoria del Toro.
Partiamo dai granata, che all’Olimpico ospitavano un Chievo a caccia di punti scacciacrisi, gli stessi che chiedevano Zaccheroni e Cairo. Dopo un primo tempo non indimenticabile la ripresa si aperta con la rete di Stellone, servito da un Muzzi che ha dato più incisività alla manovra offensiva; per la prima volta in vantaggio i granata sono riusciti a controllare gli avversari senza troppi affanni, aiutati dalla scarsa vena delle punte di Pillon. Al fischio finale di Bettini sospiro di sollievo della Maratona, della dirigenza e del mister, che possono ora affrontare i prossimi impegni con una minor pressione.
Il Palermo è tornato alle lacune difensive d’inizio campionato, subendo dall’Atalanta due dei tre gol su calcio d’angolo ma senza la forza di farne uno in più, perdendo partita e primato. La Roma esce sconfitta dall’acquitrino di Reggio Calabria, dove un terreno pesantissimo ha consentito agli uomini di Mazzarri di giocare con le armi migliori, fisicità e lanci lunghi; questa volta è stato Nik Amoruso a siglare il gol vincente, mentre Totti è apparso più nervoso del solito.
Così l’Inter riesce a riprendersi la vetta della classifica con una doppietta di Stankovic in rimonta, dopo il bel gol di Mascara con la complicità di Julio Cesar. Mancini dovrà comunque lavorare molto per cercare di dare continuità al gioco visto nell’ultima mezz’ora.
Le nuove realtà del campionato sono Udinese, Siena e Livorno, che si avvicinano ai quartieri alti della classifica con tre vittorie nette. I friulani hanno strapazzato il Parma con una doppietta di Iaquinta dopo il gol in apertura di Multari, espulso poi nella ripresa, che ha visto Galeone vittima di un’aritmia; il Livorno ha espugnato Ascoli con due gol, il secondo di Filippini di ottima fattura, mentre il Siena nell’anticipo serale ha vinto in rimonta contro il Messina, rimasto vittima dell’infortunio di Parisi ad inizio match e di due espulsioni per immaturità di Cordova e Coppola, mentre a tempo scaduto il permaloso arbitro Ayroldi ha cacciato anche Candela, anch’egli reo di aver esagerato con le parole. Nell’altro anticipo il Milan ha infilato il quarto pareggio consecutivo a Marassi, dove la squadra di Novellino ha messo sotto i rossoneri per almeno un’ora con un gol di Bonazzoli, solo una svista di Rosetti non coadiuvato dall’assistente ha consentito a Kaladze di aggiustarsi la palla con l’avambraccio prima di scagliarla in rete.
La Fiorentina si aggiudica il derby con l’Empoli recuperando il gol di svantaggio con Mutu e Toni; la squadra di Prandelli inizia a far vedere a tratti il gioco dello scorso campionato e di questo passo appare alla portata il rientro nel gruppo con relativo recupero della penalizzazione. Nel posticipo la Lazio non è andata oltre il pareggio contro un Cagliari ben disposto in campo da Giampaolo, con poche occasioni da gol e un finale da dimenticare per entrambe, con espulsioni per due cagliaritani e Oddo.
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