L'emergenza coronavirus ha costretto quasi tutto il mondo a fermarsi e di questo ne ha risentito ovviamente anche il calcio italiano. A livello economico in Serie A le perdite economiche sono state enormi e - nel caso in cui il campionato non dovesse riprendere - la situazione si aggraverebbe maggiormente. Gli introiti dai diritti tv, delle sponsorizzazioni e del botteghino (biglietti e abbonamenti) sono venuti a mancare e i club ne stanno risentendo parecchio. Anche in caso di ripartenza, gli introiti sarebbero minori rispetto a prima a causa della mancanza di tagliandi da vendere partita per partita. Considerando Serie A, Premier League, Championship, Liga, Bundesliga, Ligue-1, Liga Nos, Eredivisie, Jupiler Pro League e Super Lig la perdita totale del valore dei calciatori presenta il conto: 10 miliardi di euro, 8,5 prendendo in considerazione i cinque tornei top, circa 1,5 concentrandosi solo sul campionato italiano.
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Il virus svaluta i giocatori: per la Serie A perdita di un miliardo e mezzo
Il punto / Ecco lo scenario riportato questa mattina sulla Gazzetta dello Sport
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CALCIOMERCATO - Questa perdita di introiti inciderà ovviamente nella prossima sessione di calciomercato. Quello di questa estate sarà un mercato diverso dagli altri: ci saranno molti scambi (come in NBA), e prestiti (magari con diritto di riscatto). E sugli acquisti a titolo definitivo, il ritmo si abbasserà drasticamente. E' questo lo scenario ipotizzato questa mattina sulla Gazzetta dello Sport. Il valore dei calciatori si abbasserà ma, per cercare di evitare le cessioni a prezzi leggeri potrebbe aiutare una sessione extra di mercato che si svolgerebbe contemporaneamente alle gare di campionato. Potrebbe essere una soluzione per trattenere inizialmente i gioielli e con l’obiettivo di (ri)valorizzarli, avendo tempo fino al 31 dicembre. Tutte queste ipotesi, ovviamente, verranno prese in considerazione solamente nel caso in cui ci sarà la possibilità di tornare a giocare.
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