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Inter in testa. Posticipo, Fiorentina ko

E’ durato quattro giorni il primato solitario del Palermo, che nella trasferta di Empoli ha rimediato una meritata sconfitta dopo aver sbagliato un rigore sullo 0 a 0. Ne approfitta l’Inter, che domina il Chievo rifilandogli 4 gol...
Nino Mancini

E’ durato quattro giorni il primato solitario del Palermo, che nella trasferta di Empoli ha rimediato una meritata sconfitta dopo aver sbagliato un rigore sullo 0 a 0. Ne approfitta l’Inter, che domina il Chievo rifilandogli 4 gol (doppietta di un Crespo in splendida forma) e tornando nello spogliatoio con la testa a un quarto d’ora dalla fine; buon per Mancini che i veneti siano riusciti solo parzialmente nella rimonta. Pur tenendo in debito conto la delicata partita di Champions resta un enigma il blackout finale, per il Chievo note positive dall’ingresso in campo di Tiriboccchi.La Roma passeggia a Parma grazie al gol in apertura di Montella, oltre alle numerose assenze degli avversari, con una rosa ridotta all’osso. Segnali incoraggianti anche da Totti, che ha mascherato le assenze degli esterni Taddei e Mancini. L’anticipo del sabato pomeriggio ha mostrato un Milan, il terzo rappresentante in Champions, involversi rispetto alle prestazioni precedenti non per il risultato, un pareggio con la bestia nera Livorno non è da buttare, quanto per il gioco, gli infortuni di Maldini e Favalli e il nervosismo della squadra con Seedorf polemico verso Ancelotti.Pareggio emozionante nell’anticipo serale, di scena il secondo derby siciliano in tre giorni tra Catania e Messina; il 2 a 2 finale sembra giusto, non sono mancati bel gioco, capovolgimenti di fronte, espulsioni (una per parte, ma che ingenuo Mascara a togliere la maglia dopo il provvisorio pareggio), con i complimenti a Giordano e Marino per la qualità del gioco espresso finora. Partite meno vibranti a Siena, dove i padroni di casa si sono fatti imporre lo 0 a 0 dal Cagliari e ad Ascoli, dove la squadra di Novellino ha di nuovo recuperato lo svantaggio, anche con un uomo in meno.Vittoria della Lazio in casa contro l’Atalanta, con un gol dell’ex Siviglia, mentre la Fiorentina nel posticipo domenicale incassa la terza sconfitta in quattro gare a Udine, dove Iaquinta ritrova la vena realizzativa e De Sanctis riscatta l’infelice prestazione infrasettimanale con almeno cinque interventi decisivi. La squadra di Prandelli avrebbe meritato almeno il pareggio, anche se la situazione psicologica blocca il gioco della squadra, meno brillante rispetto a quello dello scorso campionato.Il Torino torna da Reggio Calabria con un punto, qualche rimpianto ma anche indicazioni confortanti per il prosieguo del torneo. Il risultato sembra giusto, per le occasioni e per il gioco, ma gli uomini di Zaccheroni avrebbero forse potuto con un po’ di cattiveria in più portare a casa il bottino pieno con Muzzi in anticipo sull’assist di Stellone nel finale. Stellone appare molto più incisivo di Abbruscato in avanti, con Gallo il centrocampo ha più filtro in attesa che Barone ritrovi la forma migliore, Comotto oltre al gol ha spinto sulla fascia mentre la solita amnesia difensiva in copertura porta il nome di Rosina, non entusiasmante neanche nella fase offensiva.

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