L'ex tecnico granata Ivan Juric, attualmente alla Roma, si prepara per incontrare il suo passato e nella giornata di oggi, mercoledì 30 ottobre, è intervenuto in conferenza stampa. Di seguito le parole del croato in vista del match il Torino di Paolo Vanoli.
LE VOCI
Juric pre Roma-Torino: “Giorni di litigi pesanti. Toro? Ho fatto un bel lavoro”
Domani partita delicatissima contro il Torino, dopo il crollo tecnico e emotivo di Firenze. Quali cambiamenti ha in testa? "Hai detto bene, è stato un crollo emotivo, mi aspettavo grande passione invece non è stato così. Può essere anche una svolta in positivo però, meglio perdere così che perdere 1-0 e nascondere i problemi. Se raccogliamo bene può essere una svolta".
Mister il Torino sta facendo un buonissimo campionato ed è una squadra che lei conosce molto bene. Si lavora molto sulla tattica o anche sulla testa dei calciatori? "Il Torino si è consolidato, ho fatto un bel lavoro in tre anni e Vanoli sta facendo bene, è una squadra di valori e di idee e dobbiamo stare molto attenti sui particolari sia tatticamente che a livello emotivo".
Lei percepisce questa strana atmosfera da ultima spiaggia? Mourinho dopo una sconfitta molto ampia non convocò alcuni giocatori. E' questo lo stile che può adottare per cambiare le cose? "Riguardo alla prima domanda io non ci penso proprio. La rosa della Roma non si può permettere esclusioni, dobbiamo portare tutti dentro e capire il significato di questa maglia, dunque non escludere ma far presente cosa dobbiamo fare in questo momento".
Sono emerse tante voci in questi due giorni riguardo a ciò che è successo in spogliatoio e in campo a Firenze. Questo gruppo lo sente ancora convinto del progetto della Roma?"Sono stati giorni di litigi pesanti, ma meglio che sia uscito tutto fuori. Penso che in questi due giorni abbiamo indirizzato la barca a livello di pensiero e su quello che devo fare io e la squadra. Il mio carattere preferisce questo scontro per andare avanti con la testa alta invece che farci le chiacchiere da dietro. Cercherò di mettere la squadra migliore sul campo, pensando a come vincere. Per me è tutto chiuso si riparte alla grande, ieri li ho visti convinti".
Sono emerse delle differenze di vedute tattiche tra lei e i calciatori? dobbiamo aspettarci qualche cambiamento o si continua sulla strada intrapresa finora? "La squadra ha preso 5 gol in 7 partite, il Torino l'hanno scorso ne ha presi solo 36. Se i giocatori non sono convinti possono dirmi me ne vado, ma non mi risulta così, vogliono migliorare e hanno tutte le caratteristiche per fare alla grande e non vedo nessun tipo di problema".
Ha sentito la proprietà in questi giorni? Riguardo alla squadra ha percepito che si ente senza una protezione societaria? "Con il presidente siamo in contato e abbiamo parlato di tante cose, ma queste sono cose che tolgono pensieri dal campo, io devo allenare e il giocatore deve giocare. Penso che arrivando qua non ho visto mancanze e preferisco così che prendo io le decisioni e che la società ti responsabilizza, il resto è distrazione".
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