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Juve campione, Toro ancora beffato al fotofinish, Cavani 101 a Napoli

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Come da pronostici la Juve batte il Palermo di misura e festeggia il secondo scudetto consecutivo con un rigore di Vidal, ringrazia anche il Toro che nonostante una brillante prestazione a San Siro si fa beffare nel finale, come oramai troppo...
Nino Mancini

Come da pronostici la Juve batte il Palermo di misura e festeggia il secondo scudetto consecutivo con un rigore di Vidal, ringrazia anche il Toro che nonostante una brillante prestazione a San Siro si fa beffare nel finale, come oramai troppo spesso sta capitando, da un Milan che ha visto Abbiati come migliore in campo, i due risultati lasciano invariato il distacco a quattro punti tra granata e rosanero in lotta insieme al Genoa per l’ultima retrocessione.

 

Grifoni che fanno il loro dovere e battono il Pescara oramai rassegnato all’immediato ritorno nella serie minore, un Borriello straripante prende per mano la squadra con due gol ed una prestazione maiuscola; il Siena si arrende a Bergessio che con una tripletta manda in visibilio il Massimino che torna a sperare nell’Europa league, toscani ad un passo dalla retrocessione.

 

Nell’anticipo pomeridiano scialbo pareggio tra Chievo e Cagliari, entrambe le formazioni avevano come unico obiettivo non prenderle e non hanno fatto troppa fatica per darlo a vedere; in serata al Franchi la Roma batte immeritatamente la Fiorentina nel recupero con un gol dell’ex Osvaldo, viola che possono lamentare un rigore non fischiato, due legni ed una partita guidata per buona parte mentre i ragazzi di Andreazzoli hanno badato ad arginare gli esterni avversari per colpire di rimessa.

 

All’ora di pranzo una doppietta di Di Natale regala la quinta vittoria consecutiva all’Udinese contro una discreta Sampdoria, un gol per tempo ed il Parma liquida l’Atalanta in una partita senza troppi sussulti, mentre una manita di Klose stende il Bologna apparso già in vacanza, la differenza di classe ed esperienza del tedesco al rientro accrescono i rimpianti di Petkovic per le troppe partite lasciate agli avversari in un campionato che l’ha vista protagonista per la prima parte della stagione.

 

Nel posticipo del San Paolo Cavani piega l’Inter e avvicina il secondo posto in classifica anche per la matematica, record di punti azzurri nel campionato a 20 squadre e 101 reti con la maglia azzurra per il matador in odore di trasferimento a cifre iperboliche, i nerazzurri sono apparsi troppo fragili e con scarse geometrie negli ultimi 30 metri per impensierire gli avversari, l’infermeria piena è la causa principale del crollo nelle ultime giornate ed oramai si pensa già all’ennesima rifondazione estiva.

 

Nino Mancini

     

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