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""Siamo qui in assemblea e dobbiamo uscirne con il nuovo presidente", aveva detto il presidente del Torino, Urbano Cairo, in mattinata. Ma ora è praticamente ufficiale. Non è stato eletto il nuovo presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio e ci sarà il commissariamento del CONI. E' l'esito dell'Election Day tenutosi all'Hotel Hilton di Fiumicino. Tutta una giornata non è stata sufficiente: dopo le prime tre votazioni nulle e l'uscita di scena del candidato Damiano Tommasi, che ha chiesto ai delegati dell'AIC di votare scheda bianca senza dare appoggio agli altri due candidati, è saltato all'ultimo il patto tra Sibilia e Gravina. Il presidente della LND aveva offerto sostegno al presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, in cambio di una sfera di influenza importante all'interno della Federazione. Quest'ultimo ha rifiutato la proposta e dunque Sibilia ha chiesto ai delegati di votare scheda bianca. Al quarto scrutinio, quindi, il risultato è stata la mancata elezione di un presidente con il 59.09% di schede bianche. Sono dunque aperte le porte al commissariamento da parte del CONI.
""Chiedo scusa agli italiani, ma ho una dignità ed una morale, ho un mio modo di interpretare le regole e non potevo metterlo da parte solo per diventare presidente federale", sono state le parole di Gravina. "Questa non è una sconfitta del calcio italiano, ma della classe dirigente"."Avevo offerto il mio appoggio a Gravina per senso di responsabilità nei confronti del calcio italiano", ha invece affermato Sibilia, "ma lui, solo con una telefonata, ha rifiutato". Certamente è una pagina non edificante per la storia del calcio italiano, che si ritrova ancora senza una guida a poco più di due mesi di distanza dall'eliminazione dai Mondiali della Nazionale.
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