L'analisi al termine della 11^ giornata del campionato di Serie A. Dalla lotta scudetto alla salvezza, tutto in una classifica cortissima. Cosa ci ha lasciato questo turno di campionato?
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La finestra sulla A. Commento all’11^ giornata di campionato
L'analisi e il commento al termine della 11^ giornata del campionato di Serie A. cosa ci ha lasciato questo turno di campionato?
Giunti a poco meno di 1/3 del nostro campionato, le gerarchie cominciano a delinearsi. Un campionato particolare per tanti fattori che probabilmente stanno influendo su un equilibrio che non vedevamo da anni. Sia la corsa allo scudetto che la corsa alla salvezza infatti sono caratterizzate da una classifica cortissima. Nelle zone alte ci sono 6 squadre in 6 punti, mentre nella parte bassa le squadre chiuse nella stessa quantità di punti sono addirittura 7. Questo a dimostrazione di un campionato che si sta sempre più livellando ed equilibrando, senza domini assoluti. Probabilmente la poca preparazione estiva, gli stadi vuoti e la situazione generale influiscono, ma è indubbio che da anni non vedevamo un campionato così interessante e ricco di sorprese, sia positive che negative.
Il Milan capolista si ferma, bloccata sul pareggio dal Parma e dai pali (ben quattro colpiti dai rossoneri). I ducali riescono ad ottenere un altro punto a San Siro nello stesso modo in cui aveva pareggiato contro l'Inter, ma il dato curioso viene dal fatto che i numeri dei nerazzurri e dei rossoneri nel pareggio per 2-2 contro il Parma sono stati pressoché identici, così come il risultato finale.
Proprio l'Inter è la prima ad approfittare del passo falso del Milan e vincendo in rimonta a Cagliari e portandosi a -3 dalla capolista. Dopo un primo tempo in cui Cragno compie 4 miracoli, l'Inter subisce gol al primo tiro, vedendo il fantasma di un'altra delusione all'orizzonte che sarebbe stata molto difficile da digerire. Invece, trascinata dall'ex di giornata Nicolò Barella, trova l'ennesima ma meritata rimonta che ridà ossigeno ad una squadra che ne aveva estremamente bisogno.
Anche Napoli, Roma e Juventus approfittano dello stop del Milan per accorciare la classifica. La squadra di Gattuso batte in rimonta la Sampdoria e si conferma la terza forza del campionato a -1 dall'Inter (con un punto di penalizzazione). I giallorossi schiacciano in un tempo un Bologna irriconoscibile che ne prende 5 in 45 minuti. La Juventus invece batte il Genoa 1-3 con due rigori di Cristiano Ronaldo, dando seguito alla vittoria di Champions, ma soprattutto ritrovando Dybala, a segno per la prima volta in stagione.
In mezzo al gruppone scudetto regge anche il Sassuolo, da considerare a tutti gli effetti in lotta per l'Europa. I neroverdi battono in inferiorità numerica il Benevento e rimangono quinti in classifica, ad un punto dalla Juve e a 5 dalla vetta. In attesa di ritrovare Caputo, ancora fermo per la pubalgia, De Zerbi si affida ad un collettivo che continua a sorprendere e che trova in Berardi, finalmente continuo, il suo leader.
A ridosso di questo "gruppo scudetto", appena fuori dalla zona Europa troviamo il Verona, vincente a Roma contro una Lazio stanca e distratta che continua a pagare gli impegni europei. Gli scaligeri, grazie ad un autogol di Lazzari e ad un gol di Tameze, scavalcano proprio i biancocelesti in classifica. Come un anno fa di questi periodi la squadra di Juric è la miglior difesa del campionato, segno di una gestione societaria e di un progetto funzionante. Nonostante le numerose ed importanti cessioni estive, l'Hellas è infatti ancora nelle zone alte della classifica, solido difensivamente e difficile da affrontare per chiunque. Nessuno ad inizio campionato si sarebbe sognato di vederlo davanti ad Atalanta e Lazio dopo 11 giornate.
Anche in zona retrocessione c'è un gruppone di squadre chiuse in pochi punti. Tra il Crotone ultimo in classifica e la Sampdoria tredicesima ci sono solo 6 punti. I calabresi trovano la loro prima vittoria in campionato dopo 2 pareggi e 8 sconfitte battendo lo Spezia 4-1. Al penultimo posto rimane il già citato Genoa, sconfitto in casa dalla Juventus.
Una lotta salvezza infuocata che coinvolge anche due grandi decadute del nostro calcio: Torino e Fiorentina. I Granata terz'ultimi perdono in casa contro l'Udinese dopo aver compiuto una grande rimonta in pochi minuti da 0-2 a 2-2. Ma la squadra di Giampaolo non riesce a giocare con tranquillità e appena segnato il gol del pareggio, ricade nelle sue paure e subisce il gol dell'ennesima sconfitta di questa stagione, la settima. Anche la Fiorentina, nonostante il cambio allenatore, continua a soccombere e rimane quart'ultima, a +3 sul Torino. Dopo il pareggio in extremis raggiunto una settimana fa, i viola perdono 3-0 sul campo di un'Atalanta vittima di problemi interni. La dea però non ha problemi a sbarazzarsi di una squadra che sembra completamente senza idee nonostante una rosa che sulla carta non dovrebbe occupare quella posizione, discorso che vale anche per il Toro.
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