La 13^ giornata di campionato si è conclusa. La sosta natalizia si sta avvicinando e si gioca a cadenza di tre giorni, rendendo più imprevedibili i risultati delle partite giocate. Dopo il turno infrasettimanale anche la 13^ giornata lascia spunti interessanti, in particolare il weekend appena concluso di Serie A è forse il primo dall'inizio della stagione in cui nella classifica si crea una spaccatura. La lotta scudetto e la lotta salvezza infatti, subiscono un primo, seppur piccolo, scossone, pur rimanendo ancora lotte apertissime con 26 partite da giocare.
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La finestra sulla A: commento alla 13^ giornata di Serie A
L'analisi e il commento al termine della 13^ giornata del campionato di Serie A. cosa ci ha lasciato questo turno di campionato?
Era una giornata in cui c'era la possibilità di un avvicendamento in vetta. Il Milan, con alcune assenze importanti, andava sul campo del Sassuolo in una partita sulla carta complicata. Invece i rossoneri passano in vantaggio con Leao dopo soli sei secondi segnando il record del gol più veloce. Da quel momento fanno loro la partita trovando anche il raddoppio. Delude il Sassuolo che continua a restare nelle zone alte della classifica, ma che nelle sfide casalinghe contro le prime due in classifica ha mostrato grandi lacune soprattutto nell'interpretazione della partita. Anche contro l'Inter infatti i neroverdi avevano concesso un gol dopo appena due minuti di partita e non erano stati in grado poi di reagire, non riuscendo quasi mai ad affacciarsi nell'area avversaria.
Il Milan resta quindi capolista, ma non molla la presa alle sue spalle l'Inter, che resta a -1 dai rossoneri grazie alla vittoria a San Siro sullo Spezia. La squadra di Conte gioca un primo tempo assolutamente sottotono dove i liguri riescono spesso a tenere il predominio del palleggio, senza però creare alcuna occasione da gol. La svolta nerazzurra arriva nel secondo tempo, e coincide con l'ingresso in campo di Stefano Sensi. Il centrocampista ex Sassuolo, reduce da un anno di infortuni che finalmente sembrano essere alle spalle, è il vero ago della bilancia del rendimento dell'Inter. Nessuno come lui nella rosa nerazzurra è in grado di ribaltare il fronte e verticalizzare, per questo Antonio Conte ha bisogno del miglior Sensi.
Resta vicina alle prime due anche la Juventus, vincente 0-4 sul campo del Parma, che resta a +5 sulla zona retrocessione. I bianconeri, trascinati in particolare da Cristiano Ronaldo, Morata e Mckennie, restano in scia di Milan e Inter, a -4 dalla vetta, in attesa di affrontare entrambe dopo la sosta natalizia.
Si staccano invece dal treno scudetto Roma e Napoli, battute da Atalanta e Lazio. La dea ritrova il suo formato migliore e in 45 minuti segna quattro gol, ribaltando il gol di Dzeko nel primo tempo. La squadra di Gasperini cambia volto grazie all'ingresso di Ilicic, che ieri si è finalmente rivisto nella sua versione devastante che per anni ha trascinato l'Atalanta. Senza il Papu Gomez, c'è bisogno dello sloveno per tornare a lottare per l'Europa. La vittoria di ieri riporta l'Atalanta attaccata al treno per la Champions.
Stesso discorso per la Lazio che ottiene un'importantissima vittoria contro il Napoli di Gattuso e resta a pari punti con l'Atalanta. La squadra di Simone Inzaghi finora aveva espresso il suo miglior calcio solo in Champions League, mentre aveva faticato in campionato. Aveva quindi bisogno di una prestazione e di una vittoria così per rilanciarsi nella corsa Champions. Discorso inverso per il Napoli che dopo l'ottimo finale di partita contro l'Inter entra in campo male passando subito in svantaggio e senza mai essere pericoloso. Una brutta battuta d'arresto che fa uscire un po' ridimensionata la squadra al termine del ciclo di partite ravvicinate.
Anche in fondo alla classifica si iniziano a delineare alcune gerarchie. Il Crotone dopo due risultati utili consecutivi crolla malamente contro la Sampdoria per 4-1 e rimane ultimo in classifica. Appena ad un punto di distanza ci sono Genoa e Torino. Il Genoa perde a Benevento 2-0 senza mai entrare in partita, rimanendo al penultimo posto in classifica. Dopo la partita il presidente Preziosi ha deciso di esonerare Maran e riprendere Davide Ballardini, sperando di cambiare al più presto la situazione sempre più difficile in classifica.
Situazione complicata anche per il Torino. Contro il Bologna la squadra di Giampaolo passa in vantaggio negli ultimi venti minuti, ma per l'ennesima volta viene raggiunta in pochi minuti. La sconfitta di Parma e Spezia e il pareggio della Fiorentina sono una grande occasione sprecata dai granata per riattaccarsi al treno salvezza distante 4 punti. Non è tanto la distanza dalla zona tranquilla della classifica però a preoccupare. I granata non riescono a mantenere il vantaggio e dall'inizio dell'anno la squadra palesa sempre gli stessi problemi.
Manca solo una giornata ora prima della sosta natalizia e della conseguente apertura del calciomercato che potrà essere utile per tutti per inserire giocatori funzionali per raggiungere gli obiettivi. Cosa ci dirà l'ultimo turno di questo anno particolare?
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