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Lazio, il laboratorio dei tamponi: “Abbiamo segnalato le positività”

Marco De Rito
Marco De Rito Redattore 
Massimiliano Taccone, Presidente del CdA della Futura Diagnostica, ha precisato: "Alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno"

"Abbiamo segnalato le positività dei giocatori della Lazio", ad affermarlo è Massimiliano Taccone, in qualità di Presidente del Consiglio di Amministrazione della Futura Diagnostica, ha rilasciato delle dichiarazioni sul caso che ha coinvolto i tre giocatori biancocelesti (leggi qui). Immobile, Leiva e Strakosha. La Uefa ha fermato i tre giocatori nuovamente, dopo settimana scorsa. I calciatori della Lazio erano regolarmente convocati per la gara di Serie A contro i granata (Immobile ha anche segnato la rete del provvisorio 3-3), mentre la UEFA li ha bloccati nuovamente per la trasferta di Champions League a San Pietroburgo, era successo anche settimana scorsa contro il Club Brugge. A tal proposto la FIGC ha aperto un'incinta (leggi qui).

LE DICHIARAZIONI - Al sito ilciriaco.it ha parlato il laboratorio che processa i tamponi biancocelesti, la Futura Diagnostica di Avellino, appartenente alla famiglia dell’ex patron dell’Avellino Walter Taccone. Il presidente del CdA ha affermato: "A differenza della stragrande maggioranza dei laboratori, noi analizziamo 3 geni e non soltanto i 2 geni classici. Tra questi 3, c’è un gene della famiglia coronavirus che non è però specifico del covid-19". Massimiliano Taccone precisa: "Non vogliamo entrare nel merito, abbiamo specificato la positività di questo gene, poi se far giocare un calciatore o meno non dipende da noi ma dallo staff medico della società in questione" e ci tiene a rassicurare: "Alla Lazio non sono sprovveduti, sanno quel che fanno". In ogni caso il gene che risulta positivo ai tre calciatori del club capitolino, secondo quanto riferisce Taccone: "Non è un gene che infetta". Secondo quanto riferisce il presidente del CdA di Futura Diagnostica un'episodio simile è già successo in occasione di un'altra partita di due settimane fa, ma ha avuto un eco mediatico minore.