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ll punto sulla A

Nino Mancini
Questa è stata una giornata che, dopo la chiusura, speriamo definitiva, con i verdetti dell’arbitrato del Coni ha riservato gol e spettacolo che riconcilia con il calcio.Gli anticipi vedevano le squadre impegnate in Champions con la...

Questa è stata una giornata che, dopo la chiusura, speriamo definitiva, con i verdetti dell’arbitrato del Coni ha riservato gol e spettacolo che riconcilia con il calcio.

Gli anticipi vedevano le squadre impegnate in Champions con la Roma corsara a Udine grazie ad un gol di Ferrari in una partita spigolosa, con molti falli e nervi tesi anche all’interno dello spogliatoio giallorosso. Il derby di Milano ha regalato una partita bella, vibrante, emozionante, con Mancini e i tifosi nerazzurri che eliminano una concorrente diretta per il titolo; il risultato è frutto di un primo tempo dominato dai nerazzurrri e una ripresa più equilibrata grazie ai tre cambi di Ancelotti, ai regolamenti applicati forse in modo troppo rigido da Farina sull’espulsione di Materazzi, reo di aver festeggiato il gol facendo vedere la canotta con gli auguri per il figlio, e all’infortunio di Viera che, pur rimanendo in campo fino al fischio finale per mancanza di cambi, ha sostanzialmente lasciato la squadra in nove. Dal canto suo il Milan ha ritrovato la vena realizzativa di Gilardino, ma preoccupa la fragilità difensiva con Nesta irriconoscibile.

L’altro incontro tutto spettacolo si è giocato al Franchi, dove il Palermo ha strappato tre punti alla Fiorentina che avrebbe meritato il pareggio; gioco spumeggiante da entrambe le parti, con gli isolani sempre in vantaggio e un Amauri sugli scudi, pronto ad una chiamata di Donadoni dopo aver avuto anche il passaporto italiano. Prandelli non deve recriminare sui punti persi, ma coccolare i suoi uomini artefici di una prova eccellente.

Codrea segna dopo due anni e con il Siena espugna Ascoli issandosi solitario al quarto posto in classifica, mentre il Messina del bomber Riganò, che sembra aver ritrovato la vena realizzativa di tre stagioni fa, batte in rimonta allo scadere il Chievo che avrebbe forse meritato almeno il pareggio.

Il Cagliari trova la vittoria al Sant’Elia con una punizione di Conti che batte Castellazzi e la Sampdoria, incapace di recuperare nella ripresa; il Parma sveglia l’Atalanta con tre gol e una prestazione di carattere, mentre la Lazio non riesce ad andare oltre il pareggio a reti inviolate contro la Reggina, nonostante il recupero in classifica grazie ai punti tolti dall’arbitrato.

E veniamo al pareggio di Bari, dove un Catania in dieci per quasi tutta la ripresa ha tenuto testa ad un Toro che dopo aver subito un rigore molto dubbio in avvio di partita non è riuscito ad andare oltre il pareggio, agguantato da Franceschini a pochi minuti dal termine. Zaccheroni inizia con Muzzi al fianco di Stellone davanti a Fiore, ma dietro solo Cioffi sembra veramente a suo agio, mentre un po’ più di coraggio avrebbe premiato se qualche cambio fosse arrivato prima. Salviamo il risultato, tutto sommato un buon punto, ma auspichiamo presto una svolta nel gioco e nei risultati.

Nel posticipo il derby toscano ha visto il Livorno fermato davanti ai propri tifosi sul pareggio a reti bianche dall’Empoli di Cagni.