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Mancini: “Il calcio può ripartire e dare gioie agli italiani”

ROME, ITALY - OCTOBER 12:  Head Coach Italy Roberto Mancini reacts during the UEFA Euro 2020 qualifier between Italy and Greece on October 12, 2019 in Rome, Italy.  (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Le parole / Il ct azzurro è intervenuto sui temi di attualità, spiegando i motivi per cui il calcio dovrebbe ripartire

Redazione Toro News

Roberto Mancini, c.t. della Nazionale, in un'intervista al Corriere dello Sport, ha esternato la sua opinione su una ripresa del campionato: "I casi li contiamo facilmente, soprattutto ad alto livello: venti giocatori in serie A? Non ci arrivo, se escludiamo medici, accompagnatori e staff. E in serie B e in serie C? Quanti casi sono stati denunciati? Se poi mi allargo all’attività mondiale, non mi sembra che i numeri aumentino, anzi. Secondo me lo sport di contatto non è pericoloso, almeno osservando i numeri".

Il ct dell'Italia si è poi soffermato anche sull'aspetto economico e umano: "Spero che riaprano il nostro mondo. E non lo dico egoisticamente, per motivi di soldi o di interesse, io ormai gli Europei li giocherò tra un anno e dovrò ricominciare il lavoro di studio. Lo dico da semplice cittadino: lo sport ha un valore sociale, di aggregazione. Se riparte, darà una mano al Paese sotto il profilo psicologico. Le emozioni positive aiutano". Consigliando anche un modello per studiare l'eventuale ripresa: "Se finisce una stagione, e me lo auguro, inizia l'altra immediatamente dopo. Si parla di finali europee in pieno agosto: non ci saranno soste, le rose dovranno ampliarsi, gli impegni saranno stressanti. Possiamo prendere esempio dalla Russia: consegnato lo scudetto, dieci giorni dopo si ricomincia. Ovviamente con una pausa invernale".

L'allenatore marchigiano si è soffermato anche sulla spaccatura tra la Lega e le istituzioni politiche: "Se coliamo a picco noi poi sarà più difficile per tutti. E questo mi dispiace, perché non facciamo una bella figura. Ho attraversato molte epoche del calcio e dico che in passato anche quando c’erano posizioni differenti poi si sceglieva tutti insieme una linea comune".