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"Nel giro di un anno il Milan ha cambiato il proprio atteggiamento nei confronti della Camera giudicante dell'UEFA. Un anno fa, infatti, i rossoneri erano più 'agguerriti' e il ricorso al TAS dopo la sentenza di esclusione dalle coppe per il mancato rispetto del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017 ne è la dimostrazione. Ora Gazidis, subentrato lo scorso inverno a capo del management rossonero, pare aver cambiato la linea da tenere: il Milan viene descritto come intenzionato ad avere un atteggiamento conciliante con l'Uefa, per rientrare dalle difficoltà rispettando i paletti imposti. Da chiarire dunque se il Milan possa decidere di fare nuovamente ricorso se la sentenza della Camera Giudicante, attesa per la prossima settimana, dovesse escludere la squadra dall'Europa League 2019/20. L'accondiscendenza dei rossoneri parrebbe dipendere dalla lunghezza del periodo in cui dovrà raggiungere il pareggio di bilancio.
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GLI SCENARI - Gazidis, infatti, vorrebbe poter risanare i conti, così da rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario, entro 5 anni, dunque due in più di quelli previsti dalla Camera giudicante dopo la riformulazione della sentenza per la violazione del 2014/2017. In questo caso, quindi, il Milan potrebbe accettare l'esclusione dalle coppe e non presenterebbe alcun ricorso. In caso contrario cambierebbe l'atteggiamento di Gazidis, che a quel punto ricorrerebbe al TAS di Losanna per presentare ricorso. Per il Torino, quest'ultimo, sarebbe lo scenario peggiore.
TEMPISTICHE - I granata, infatti, al momento hanno programmato l'inizio della stagione 2019/2020 per l'11 luglio, data che potrebbe essere variata in base alla sentenza dell'UEFA, ma in caso di ricorso dei rossoneri la situazione si complicherebbe. A quel punto le tempistiche per comprendere quale squadra potrà accedere all'Europa League si allungherebbero e presumibilmente si avrebbe un verdetto defintivo solamente intorno alla metà di luglio, ovvero a poche settimane dal turno di qualificazione all'Europa League. Dunque diventerebbe veramente complicato programmare la stagione e i preliminari della competizione europea per il Torino. Per questo, a prescindere da dinamiche future, la sentenza della prossima settimana si rivelerà decisiva, ma con essa anche la reazione del Milan.
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