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Serie A: Commento alla 2a giornata

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La seconda di campionato ci ha regalato molte conferme e qualche sorpresa. Tra le prime l'Inter che ad Empoli nell'unico anticipo del sabato ha vinto senza convincere, il solo Ibrahimovic appare in forma campionato mentre gli altri sono ancora...
Nino Mancini

La seconda di campionato ci ha regalato molte conferme e qualche sorpresa.

Tra le prime l'Inter che ad Empoli nell'unico anticipo del sabato ha vinto senza convincere, il solo Ibrahimovic appare in forma campionato mentre gli altri sono ancora lontani dalla miglior forma; all'Empoli di quest'anno manca il fosforo di Almiron e Giacomazzi non è ancora riuscito a prendere il comando del centrocampo, Cagni può recriminare per un rigore dubbio.

Tra le sfide di maggior interesse del programma pomeridiano c'era quella del Sant'Elia dove il Cagliari ha confermato l'ottima impressione della prima giornata, impegnando fino all'ultimo la Juve, riuscendo a recuperare lo svantaggio per due volte entrambe su rigore, reclamandone un altro e creando diverse occasioni da gol prima di capitolare all'ultimo minuto; se Buffon evoca alla fine la grinta Juve Giampaolo deve essere soddisfatto per la prova dei suoi, se Cellino lo lascerà lavorare tranquillo potrà togliersi parecchie soddisfazioni.

All'Olimpico di Torino Novellino fa esordire il Chino in coppia con Rosina in un centrocampo tutta fantasia, partita a fasi alterne con dominio prima degli uomini dello Stretto fino al gol, poi reazione granata con uno spettacolare gol di Rosinaldo e raddoppio ad inizio ripresa di Ventola; anche in questa circostanza padroni di casa raggiunti allo scadere dopo aver mancato il gol che poteva chiudere la partita, durante la sosta per la Nazionale si dovrà lavorare sia sulla concentrazione che su alcuni meccanismi difensivi da perfezionare.

Il Siena si arrende a Roma dopo aver disputato una buona partita, sbloccata dai giallorossi in avvio con un siluro di Aquilani, e rimasta in bilico fino a pochi minuti dal termine, Mandorlini ha mostrato dei buoni schemi di contenimento e Corvia ha divorato il gol del pareggio, Giuly e Totti in chiusura hanno completato il tabellino.

Registrato il comportamento sportivo del pubblico alla riapertura del Cibali dopo sette mesi dall'omicidio Raciti, i padroni di casa hanno diviso la posta in palio con il Genoa offrendo uno spettacolo poco più che decoroso con poche emozioni; a Livorno invece il Palermo ha giocato un primo tempo da incorniciare realizzando quattro gol, doppietta di Miccoli, e mostrando uno dei tridenti più interessanti del torneo con Amauri e Cavani ad affiancare il leccese. La squadra di Orsi ha salvato l'onore nella ripresa con due gol, ma nove reti subite in due incontri e l'esclusione di Amelia perché turbato dalle recenti vicende di mercato accendono qualche spia d'allarme.

Goleada anche a Udine, dove il Napoli ringrazia la coppia Lavezzi – Zalayeta per i primi tre punti dal ritorno in A; i padroni di casa non hanno perso il vizio dello scorso anno, quando alternavano partite splendide a prestazioni imbarazzanti, Marino dovrà lavorare soprattutto sulla testa dei suoi.

L'Atalanta batte il Parma senza brillare mentre nel posticipo al Marassi la Lazio ferma la Sampdoria, partita equilibrata con poche occasioni da gol, i doriani in dieci negli ultimi quindici minuti hanno divorato il possibile match point con Sammarco.

Chiuderà il programma il posticipo del lunedì a Milano dove la Fiorentina fa visita ai freschi vincitori della Supercoppa Europea, nell'incontro con il più alto tasso tecnico della giornata.

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