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Serie A: Commento alla 3a giornata

Nino Mancini
La terza giornata ci regala la testa solitaria della Roma, che sta offrendo il miglior gioco del torneo; Spalletti ha giocato al gatto con il topo a Reggio imponendo un maggior tasso tecnico e schemi collaudati, Cicinho e Juan hanno dato prova di...

La terza giornata ci regala la testa solitaria della Roma, che sta offrendo il miglior gioco del torneo; Spalletti ha giocato al gatto con il topo a Reggio imponendo un maggior tasso tecnico e schemi collaudati, Cicinho e Juan hanno dato prova di personalità e classe con il capitano della Selecao in gol all'esordio e Totti a chiudere l'incontro dopo diverse occasioni sprecate dai compagni; occasione persa invece dal pubblico del Granillo che ha sfogato la sua rabbia con un lancio di bottigliette di plastica in campo per un rigore dubbio non dato.

A Torino invece da segnalare la civiltà di parte dei tifosi bianconeri che hanno “aiutato” gli stewards ad individuare l'incivile che ha lanciato un petardo, i bianconeri centrano tre pali con Del Piero ma perdono partita e leadership in classifica grazie ad un gol di Di Natale che dopo esser stato protagonista in azzurro si ripete anche in campionato; la squadra di Marino si conferma un mistero, capace di incassare cinque gol in casa dal Napoli e di piegare in trasferta la Juve apparsa ancora una volta fragile in difesa e con un centrocampo ancora da registrare.

Negli anticipi due pareggi e poco gioco, a Siena nel pomeriggio il Milan rimedia nel finale ad una papera combinata da Dida e Kaladze, nel recupero una traversa di Seedorf rischia addirittura di regalare un risultato non meritato come ha riconosciuto lo stesso Ancelotti; a Roma l'Empoli ha mirato unicamente a spezzare il gioco di una Lazio poco brillante.

Il Toro torna anche da Palermo con un pareggio, il terzo, dopo una partita a due facce con i padroni di casa capaci di sbloccare subito il risultato e autori di altre occasioni, mentre la ripresa dominata dai granata con il primo gol del Chino e alcune occasioni non concretizzate da Rosina e Bjelanovic; peccato per l'espulsione di Monzon Novellino colto dal direttore di gara fuori dall'area tecnica forse per eccessivo trans agonistico, da segnalare il tributo del Barbera a Corini prima del match.

Vince l'Inter con il Catania, ottenendo il massimo risultato con il minimo sforzo e con Adriano apparso in netta ripresa, mentre al San Paolo gli azzurri di Reja approfittano di un pasticcio di Castellazzi per sbloccare il risultato con Zalayeta a chiudono l'incontro con un gol di Hamsik di pregevole fattura; era da dodici anni che il Napoli non vinceva due partite consecutive in A.

Brutto pareggio a Genova dove tornava da avversario Spinelli, grifoni capaci di sbagliare un rigore con Milanetto e di recuperare il penalty realizzato da Tavano, il gioco rimane ancora un obiettivo sia per Orsi che per Gasperini.

Partita spumeggiante invece al Franchi dove la Fiorentina butta alle ortiche una vittoria con molte occasioni create e sciupate, le buone notizie per Prandelli sono il gioco e il ritorno al gol di Vieri, mentre Del Neri si affida ancora al carattere dei suoi rimasti in dieci per quasi un tempo ma capaci di recuperare due volte lo svantaggio, l'ultima con un eurogol di Zampagna.

Nel posticipo di Parma il Cagliari prova a far sua l'intera posta in palio anche senza Foggia fermato in panchina dalla febbre, ma dopo essere passata in vantaggio fallisce il match point e si fa riprendere da un bel gol di Corradi.