Il prossimo avversario dei granata sarà il Monza, squadra che ha deluso in questo inizio campionato e che dalla sfida con i granata punterà a risalire la classifica. In palio, sia da un lato che dall'altro, c'è molto, e per i ragazzi di Vanoli è vietato sbagliare. Sarà fondamentale tenere in mano il pallino del gioco e limitare il centrocampo avversario, reparto da cui nascono le occasioni dei brianzoli.
IL TEMA
Monza, i pericoli arrivano dagli esterni. Attenzione anche a Maldini e Pessina
A centrocampo gli uomini migliori: attenzione agli esterni e all'inserimento dei centrocampisti
—Nel 3-4-2-1 di Nesta giocano un ruolo fondamentale gli esterni e i trequartisti. La linea titolare dei 4 in mezzo al campo è solitamente composta da Pessina o Bianco e Bondo al centro, con Kyriakopoulos e Pereira sugli esterni. Dalle corsie laterali passano spesso le azioni più pericoloso dei biancorossi, che avendo una punta fisica come Djuric cercano spesso il cross dentro l'area, ma all'occorrenza arrivano anche a calciare: proprio Kyriakopoulos ha infatti segnato già due reti in stagione. Al centro, invece, Pessina, Bianco e Bondo sono forse più sacrificati e hanno il compito di fare il lavoro sporco per servire poi palloni agli esterni e ai trequartisti. Tra questi ultimi, particolare attenzione andrà su Daniel Maldini, centrocampista molto tecnico, che a differenza dei suoi compagni di reparto come Mota e Caprari riesce a legare più il gioco avendo nel suo dna un'impostazione meno offensiva. Pronto a sostituire il figlio d'arte c'è all'occorrenza Samuele Viganto, trequartista puro, meno fisico e più offensivo. A disposizione Nesta può poi contare su Gagliardini, Valoti e Sensi.
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