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"Il peggio è passato, ma l'attenzione non va assolutamente abbassata, perché il rischio di concludere tutto anzitempo c'è eccome". Questo è il pensiero del dottor Gianni Nanni, responsabile dello staff medico del Bologna e coordinatore dei medici sportivi della Serie A, che è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport per spiegare le caratteristiche del Protocollo della FIGC approvato dal CTS: "Il dimezzamento della quarantena non spetta a noi deciderlo, bensì al Governo. Potrà essere alleggerito se le cose miglioreranno, altrimenti la situazione peggiorerebbe. Il rischio sospensione del campionato è ancora presente, dal momento che in caso di positività si manda in isolamento il contagiato e in ritiro la squadra per 15 giorni. Noi cercheremo di fare più controlli nel gruppo squadra, andremo in ritiro. Poi la speranza è che si possano accorciare i tempi, un conto è perdere cinque partite e un conto è perderne una. Se si perde una partita si riesce a recuperarla prima o poi, se se ne perdono cinque, a questo ritmo, diventerebbe impossibile".
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RIAPERTURA STADI - Il professor Nanni poi si è soffermato sul tema relativo al ritorno della gente negli stadi: "Riapertura stadi per una parte di spettatori? L'auspicio è quello, i calciatori stessi non si trovano bene con lo stadio vuoto, è difficile entrare nell'atmosfera della gara senza gli spettatori. Speriamo. Effettivamente per pensare a uno stadio come prima, è troppo presto. Probabilmente, con dati buoni, si può pensare a un ingresso di un numero limitato di spettatore. Sarebbe un buon punto di partenza, con distanziamento sociale e misure di sicurezza. Considerando che stanno riaprendo cinema e teatri, non vedo perché non debbano riaprire con gradualità anche gli stadi. Va fatto per gradi, ma sarebbe un bel progresso".
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MIHAJLOVIC - Gianni Nanni - oltre che essere il coordinatore dei medici sportivi della Serie A - è anche il medico sociale del Bologna e nell'intervista al Corriere dello Sport ha ricordato anche Sinisa Mihajlovic che meno di anno fa scopriva di avere la leucemia: "Ogni volta che lo vedo correre sul campo mi sfrego gli occhi, provando una felicità senza fine. Ricordo i giorni della preoccupazione, delle analisi e di tutto il resto. Oggi Sinisa dirige gli allenamenti con la sua solita autorità, ciò che ha fatto vale più di mille parole".
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