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‘Modifiche alla formazione? Abbiamo iniziato a lavorarci sopra ma non lo vengo certo a dire in conferenza stampa’, dice Pulga. ‘Novità di formazione a Torino? Lo vedrete...
"‘Modifiche alla formazione? Abbiamo iniziato a lavorarci sopra ma non lo vengo certo a dire in conferenza stampa’, dice Pulga. ‘Novità di formazione a Torino? Lo vedrete domenica’, risponde poco dopo Lopez. Perché se in panchina vige un duopolio, come a Cagliari, parlano in due ma esprimono lo stesso concetto. Eppure in questi giorni ci stanno lavorando e ci lavoreranno ancora, perché l’idea di massima è quella di riproporre il 4-3-1-2 arretrando Cossu e schierando due punte vere. Ma il fantasista per domenica difficilmente sarà recuperabile e così al suo posto potrebbe toccare dal primo minuto a Sau, al fianco di Pinilla. Due che il Toro ha conosciuto nel recente passato, ché sono stati avversai diretti nel campionato di B.SAU RINATO IN B - La storia di Sau ricorda da vicino quella di Sansone. Come il torinista ha trovato la sua dimensione a Sassuolo, l’attaccante tascabile sardo ha fatto a Castellammare con la Juve Stabia. Lo si è visto una volta di più la passata stagione, chiusa con 21 reti in 36 partite e soprattutto un mercato che per lui si è riaperto facendolo rientrare alla base. Se lo ricordano anche in casa Toro, ché all’andata sostanzialmente risultò abulico giocando solo un tempo, ma nella gara di ritorno almeno per i primi 40’ è stato imprendibile realizzando anche la rete del vantaggio (poi impattata da Sgrigna). Baricentro basso, velocità e grande visione di gioco, un attaccante moderno insomma.
"PIACE A ZEMAN - Non a caso la Roma ci sta pensando, almeno per il mercato di gennaio. Ficcadenti sino ad oggi lo aveva tenuto ai margini dicendo che credeva molto in lui ma il ritardo nella preparazione estiva gli poteva garantire al massimo 45’. Intanto però a Palermo era stato decisivo con la rete del pari, vuole esserlo ancora, anche per vedere se effettivamente l’interesse di Zeman che vorrebbe farne il nuovo Insigne sia reale.
"IL TORO DEL CILE - E poi c’è Mauricio Pinilla. Lo chiamano Toro, il cileno, per quello che combina in campo ma anche per una vita che almeno sino al suo ritorno in Italia è stata decisamente movimentata, con liti furiose nel suo Cile e ricoveri per disintossicazioni. A Grosseto, tre stagioni fa, si è rilanciato definitivamente con 23 gol in 24 giornate anche se contro il Toro non ha giocato né all’andata né al ritorno. Per lui Cagliari doveva essere il trampolino di lancio definitivo, è uno dei pochi che in queste prime giornate si sia distinto in mezzo alla mediocrità. E domenica, probabilmente in coppia con il piccoletto, farà a sportellate con Glik. Ma Ventura li conosce bene, sa come prendere le contromisure.
"Federico Danesi
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