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Seria A: commento alla 12.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini Alla dodicesima la classifica torna al passato, con il Milan che battendo la Lazio con un primo tempo di livello si insedia solitaria al terzo posto per la contemporanea sconfitta della Sampdoria nel finale, dopo un tempo disputato...

di Nino Mancini

Alla dodicesima la classifica torna al passato, con il Milan che battendo la Lazio con un primo tempo di livello si insedia solitaria al terzo posto per la contemporanea sconfitta della Sampdoria nel finale, dopo un tempo disputato in inferiorità numerica; Leonardo può gioire per il passo ritrovato anche se per mezz'ora nella ripresa i ragazzi di Ballardini l'hanno messa alle corde con Zarate grande protagonista, Allegri sta ripetendo il campionato scorso con una partenza da dimenticare e poi un filotto di vittorie, quest'anno siamo a quattro consecutive, Del Neri deve solo dare un po' di tranquillità ad una squadra che paga forse un po' di vertigini d'alta classifica.

Nel posticipo serale l'Inter viene bloccata dalla Roma con la consueta partita brillante dei giallorossi a San Siro, stavolta i giallorossi non sciupano il vantaggio nonostante le tante assenze aggravate dall'infortunio di De Rossi e Mexes dolorante, Ranieri porta a casa un punto prezioso per il morale; la Juve ringrazia dopo aver liquidato l'Atalanta con una prova maiuscola di Camoranesi capace di trafiggere con una doppietta la difesa orobica non ermetica, Trezeguet mette il sigillo numero 167 in maglia bianconera raggiungendo Sivori.

Nell'anticipo pomeridiano il Napoli può rallegrarsi del punto di Catania dopo una partita giocata in tono minore, gli etnei hanno sciupato diverse occasioni da gol con Morimoto e Mascara ma la prestazione salva per ora la panchina di Atzori; il Bari si conferma nelle zone alte della classifica battendo il Livorno con una punizione nei primi minuti mentre il Parma piega il Chievo che avrebbe forse meritato il pari, il Bologna ringrazia Zalayeta autore di una doppietta e piega un Palermo meno incisivo del solito, i rosanero possono recriminare qualche decisione arbitrale.

Il Genoa batte il Siena dominando la prima frazione di gioco, si distrae nella ripresa con gli ospiti che provano a riaprire la partita chiusa dal rientrante Floccari; la Fiorentina espugna Udine nel finale grazie ad una velenosa punizione di Vargas deviata da un bianconero, i ragazzi di Marino avrebbero meritato un punto per la mole di gioco svolto ma in avanti il solo Di Natale nonostante la buona prestazione non riesce ad incidere.

Nella Liga il Barcellona riscatta il passo falso in Champions sbarazzandosi facilmente del Maiorca grazie ad una doppietta del baby Pedro mentre il Real ha la meglio nel derby di Madrid solo nel finale dopo essersi fatto raggiungere dal doppio vantaggio; il Bayer Leverkusen continua la sua marcia travolgendo anche l'Eintracht Francoforte mentre l'Amburgo non va oltre il pareggio ad Hannover, Toni polemico dopo la sostituzione è sempre più vicino alla rottura con il Bayern che divide la posta in palio anche contro lo Shalke 04.

Il match clou in premier ad Stanford Bridge un gol di Terry regala la vittoria al Chelsea contro un buon Manchester che le ha provate tutte ma il dispositivo difensivo messo a punto da Ancelotti ha funzionato fino al fischio finale, l'Arsenal aggancia lo United vincendo di goleada anche a Wolverhampton mentre Zola viene nuovamente sconfitto contro l'Everton; i campionati maggiori si fermano per gli impegni delle nazionali, gli azzurri se la vedranno in amichevole sabato con l'Olanda a Pescara (con visita all'Aquila) e mercoledì prossimo contro la Svezia.