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Serie A, commento alla 1.a giornata

di Nino Mancini La prima giornata ci ha regalato molti gol, spettacolo e una sorpresa, ma andiamo per ordine.Il calcio d’inizio del campionato all’Olimpico di Roma ha visto quattro gol validi, due annullati, uno per parte, un...
Nino Mancini

di Nino Mancini

 

La prima giornata ci ha regalato molti gol, spettacolo e una sorpresa, ma andiamo per ordine.

Il calcio d’inizio del campionato all’Olimpico di Roma ha visto quattro gol validi, due annullati, uno per parte, un rigore reclamato dai granata, un’espulsione ingenua di Comotto e diversi infortunati nelle file dei biancazzurri che aumentano l’emergenza in vista del ritorno di martedì nel preliminare di Champions.   Il Toro ha mostrato acume tattico e carattere quando si è trovato in svantaggio dopo la perla di Rosina, è stato capace di creare diverse occasioni da gol  che il debuttante Vailatti ha concretizzato in attesa che le punte riprendano confidenza con il gol.

L’anticipo serale ha visto il ritorno di goleada nella massima serie della Juve, contro un Livorno in campo fino a dieci minuti dal termine, quando è crollato sotto i colpi di Trezeguet e Iaquinta, da rivedere il rigore assegnato; la squadra di Ranieri ha disputato una buona partita con un avversario inferiore tecnicamente e senza terminali offensivi capaci di pungere, aspettiamo impegni più probanti per verificare le reali ambizioni dei bianconeri.

Il programma domenicale vedeva diverse sfide interessanti, ad iniziare dall’esordio a San Siro dei campioni d’Italia contro l’unica squadra capace di fermarli nelle due sfide lo scorso torneo.

L’Inter ha dato qualche segno di ripresa rispetto alla deludente prestazione in supercoppa contro la Roma ma dopo il vantaggio ha sciupato qualche occasione di troppo con Cruz, poi un’ingenuità di Julio Cesar ha lasciato la squadra in dieci e permesso a Marino di imporre ai suoi il forcing finale che ha portato al pareggio su autogol di Cordova.

Al Milan è bastato un tempo per avere la meglio sul Genoa con tre gol che hanno chiuso la partita; Gasperini dovrà lavorare sulla fase difensiva dove sui calci da fermo la marcatura a zona è un invito a nozze per gli avversari più attrezzati, generoso il rigore su Gilardino.   L’altra genovese è stata corsara a Siena, dove due eurogol di Bellucci e dell’aereoplanino Montella hanno dato i tre punti a Mazzarri,  apparso incredulo per il temporaneo pareggio dei padroni di casa dominati dai suoi.

A Firenze il fantasma di Toni ha aleggiato fino al cinquantesimo, quando Pazzini ha sbloccato una partita fino a quel momento imbarazzante, l’atro gioiellino Montolivo ha deliziato la platea di un gol di alta scuola mentre l’Empoli è apparso poca cosa rispetto alla squadra dello scorso torneo.

Il ritorno in A del Napoli è stato bagnato da una sconfitta contro il Cagliari che Giampaolo ha messo in campo come il suo primo Ascoli, il presidente De Laurentiis ha dichiarato nel post partita che non si aspetta che i nuovi si integrino prima di quattro o cinque match e che il mercato in entrata è chiuso, in bocca al lupo a Reja.

Bel pareggio con siparietto al Tardini, dove il primo tempo ha visto quattro gol ed un Catania finalmente tornato ai livelli del girone di andata scorso al cospetto di un Parma che ha messo in mostra giovani di sicuro futuro; nella ripresa un battibecco tra i due tecnici ha visto quello degli etnei Baldini allontanare il collega Di Carlo con un calcio nel sedere, attendiamo la disciplinare dopo la sanzione pecuniaria già annunciata dal presidente Pulvirenti.

A Reggio i padroni di casa hanno dominato la partita e solo un rigore inesistente su Zampagna ha regalato a Del Neri un pareggio immeritato.

Il posticipo al Renzo Barbera ha regalato una Roma stellare nel primo tempo, capace di realizzare due gol e il miglior gioco visto fin qui; ripresa con un Palermo che le ha tentate tutte per riaprire il match con il tridente Amauri – Miccoli – Cavani capace di colpire due legni e diverse occasioni da gol. Colantuono deve essere contento della prestazione che se verrà confermata vedrà i rosanero sicuri protagonisti; Spalletti non può più nascondersi, è uno dei seri candidati alla vittoria finale con una rosa più completa rispetto all’anno scorso, e forse con un po’ di convinzione in più. 

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