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Serie A: commento alla 11.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini All'undicesima giornata l'Inter mette sette punti tra se e i suoi inseguitori grazie alla vittoria a Livorno, Milito e Maicon hanno concretizzato due tra le poche occasioni da gol dei nerazzurri con la testa al decisivo match di...

di Nino Mancini

All'undicesima giornata l'Inter mette sette punti tra se e i suoi inseguitori grazie alla vittoria a Livorno, Milito e Maicon hanno concretizzato due tra le poche occasioni da gol dei nerazzurri con la testa al decisivo match di Champions, toscani intraprendenti a cui è mancato solo il gol; la Juve nell'anticipo pomeridiano avanti di due gol si fa rimontare e superare da un Napoli a cui Mazzarri ha trasmesso la sua grinta, è inspiegabile sia la scarsa consistenza bianconera a centrocampo e sulle fasce che la trasformazione degli azzurri, che evidentemente avevano bisogno di un condottiero meno morbido di Donadoni.

La Samp affianca i bianconeri al secondo posto grazie al pareggio interno contro il Bari che ha divorato i tre punti nel finale, sbagliando un rigore con Barreto e vedendosi annullato un gol regolare nel recupero, da registrare il pesante sfogo di Cassano che fischiato durante il match forse per il cappotto infrasettimanale ha chiaramente detto che se non gradito può andarsene anche subito; risale la china il Milan che nell'anticipo serale batte un buon Parma ben organizzato in difesa e a centrocampo ma poco incisivo in avanti, se Borriello ha finalmente risolto i guai fisici Leonardo potrà guardare al resto del torneo con rinnovata fiducia.

Dopo quattro turni torna al successo la Fiorentina che batte in rimonta il Catania sempre più in crisi, Pantaleo Corvino ha fatto sentire la voce della società su presunti torti arbitrali ignorando che in un torneo si compensano con sviste a favore, Atzori invece sembra al capolinea nonostante le rassicurazioni della dirigenza etnea; boccata d'ossigeno per la Roma che rimonta il Bologna grazie a Vucinic e Perrotta, la contestazione sembra temporaneamente sopita ma pronta a riemergere con forza al primo passo falso.

Pareggio inutile a Siena dove l'esordiente Baroni (sesto avvicendamento in panchina dall'inizio del torneo) recupera lo svantaggio contro una Lazio in piena crisi di risultati, il ritiro non ha sortito per gli aquilotti l'effetto sperato dal presidente Lotito che forse dovrebbe ripensare anche all'atteggiamento nei confronti di Pandev e Ledesma, preziosi per risalire la china; identico punteggio al Bentegodi con un tempo per uno, il primo dell'Udinese che perde l'autore del gol Floro Flores e Sanchez per infortunio, ripresa dei padroni di casa che pareggiano nel finale regalando a Di Carlo un punto meritato.

Il Cagliari non si ferma più, terzo successo di fila, strapazza l'Atalanta grazie ad una doppietta di Nenè e a Matri su rigore già alla fine del primo tempo, Conte dopo una buona partenza incassa la seconda sconfitta consecutiva; nel posticipo al Barbera pari senza reti tra il Genoa e i padroni di casa, primo tempo intenso e spettacolare mentre la ripresa con poche emozioni.

Il Chelsea vincendo di goleada tiene la testa della classifica, lo United liquida il Blackburn grazie a Rooney e Berbatov mentre uno dei derby londinesi regala il terzo posto all'Arsenal che batte il Tottenham grazie ad una doppietta di Van Persie, malinconicamente ultimo il West Ham di Zola che non va oltre il pareggio mentre il Liverpool è nuovamente sconfitto.

Nella Liga le voci di un contatto tra Mancini e il presidente dei Galacticos Florentino Perez mettono le ali ai ragazzi di Pellegrini, che con una doppietta di Higuain liquidano il Getafe recuperando due punti al Barca che si fa raggiungere nel recupero dall'Osasuna grazie ad un autogol di Pique dopo una partita controllata per tutti i novanta minuti, vincono Siviglia, Valencia e Villareal arrivato forse alla fine della crisi; in Bundesliga il pareggio esterno basta al Bayer Leverkusen per staccare l'Amburgo sconfitto in casa dal Borussia, pareggiano le altre pretendenti alla vittoria finale.