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Serie A, commento alla 13.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini La tredicesima si apre con due anticipi ben giocati ed equilibrati fino alla fine, ma con risultati favorevoli alle squadre di testa. Nel pomeriggio Panucci castiga la sua ex squadra all'ultimo minuto come sette giorni prima a...

di Nino Mancini

 

La tredicesima si apre con due anticipi ben giocati ed equilibrati fino alla fine, ma con risultati favorevoli alle squadre di testa.

Nel pomeriggio Panucci castiga la sua ex squadra all'ultimo minuto come sette giorni prima a Glasgow, regalando ai giallorossi una preziosa vittoria, Gasperini può rammaricarsi per il bel gioco espresso anche se le occasioni migliori sono state per la squadra di Spalletti che può tuffarsi in clima Champions con rinnovato ottimismo nonostante l'assenza di capitan Totti.

A San Siro la curva ospite vede la presenza dei ragazzini ammirati dal primo tempo di Suazo, che oltre al gol favorisce il raddoppio di Cruz e conferma il suo stato di grazie, l'Atalanta sfodera un gran secondo tempo e cerca il pareggio con caparbietà, se Del Neri deciderà di fare definitivamente a meno di Zampagna dovrà affiancare all'emergente Floccari una punta più efficace di Simone Inzaghi.

Il programma domenicale ha regalato all'Udinese la seconda vittoria consecutiva che la porta nelle zone alte della classifica grazie ai bomber Quagliarella e Di Natale, il Siena del rientrante Beretta oppone resistenza ma la squadra di Marino mostra un'organizzazione di gioco migliore; la Fiorentina senza molti titolari e mister Prandelli fermato da una colica non va oltre il pareggio a reti inviolate al Granillo, dove i padroni di casa lamentano un rigore dubbio non dato.

Il Livorno infila la terza vittoria in quattro partite della gestione Camolese, che ha riportato Tavano ai livelli di Empoli; l'ex Mazzarri propone una Sampdoria troppo morbida e distratta sugli schemi toscani; il Cagliari parte bene con Sonetti in panchina ma dopo il vantaggio iniziale e il rigore parato al neo pallone d'oro Kaka si fa rimontare e superare in extremis da un Milan apparso un po' troppo nervoso.

Il Toro infila il terzo pareggio di fila ad Empoli contro una squadra apparsa non irresistibile, Novellino con la rosa quasi al completo non è riuscito a portare a casa i tre punti nonostante un buon primo tempo; a Roma Firmani regala all'ultimo minuto i tre punti ai tifosi della Lazio e al pubblico che ha onorato nel migliore dei modi il tifoso scomparso due settimane fa.

A Napoli Zalayeta stende il Catania con una doppietta dopo un tempo di studio, gli etnei hanno provato una reazione rivelatasi sterile, il panterone dopo anni di panchina bianconera sta rivelando tutte le sue qualità, nel posticipo la Juve vince di goleada contro i fantasmi del Palermo, troppo brutto per essere vero; Colantuono sarà di nuovo sulla graticola con Zamparini pronto ad un altro esonero in caso di altre delusioni.