di Nino Mancini
campionato
Serie A: commento alla 14.a giornata
Dopo il soddisfacente turno di Champions che ha consentito di mettere una seria ipoteca sul passaggio del turno per tutte le italiane impegnate, la quattordicesima giornata ha visto in testa diversi pareggi che non hanno cambiato il volto alla classifica; negli anticipi del sabato il Milan si fa fermare da una buona Sampdoria che rimonta il gol di Robinho con il solito Pazzini mentre in serata la Juve fatica a raggiungere il pareggio contro la Fiorentina passata in vantaggio con un autogol di Motta, Boruc ha fermato diverse insidie bianconere anche se sul pareggio di Pepe è da rivedere la posizione dell'estremo difensore viola.
La Lazio non approfitta del passo falso della capolista facendosi imporre il pari casalingo dal Catania che nel finale ha rischiato di vincere in almeno due occasioni, Giampaolo ha messo in campo una squadra ordinata che per molti tratti ha chiuso gli spazi ad Hernanes e compagni; ne approfitta l'Inter che all'ora di pranzo passeggia contro il Parma che passato in vantaggio non è stato aiutato dalla fortuna nei primi due gol di Stankovic, prima tripletta italiana, onore a Marino che ha provato a rimontare aprendo gli spazi che hanno consentito le altre reti nerazzurri,partita godibile nonostante le avverse condizioni atmosferiche con Benitez che può finalmente godere di una settimana di tranquillità.
La neve impedisce lo svolgimento della partita di Bologna dove arrivava il Chievo e condiziona il match di Brescia dove il Genoa riesce a portare a casa un pareggio su un campo al limite della praticabilità, le rondinelle ci hanno provato per i novanta minuti ma non sono riusciti a bucare la difesa ligure, Iachini incassa la fiducia di Corioni anche se arrivano voci di contatti con Papadopulo; altra panchina pericolante è quella di De Canio (nel momento in cui pubblichiamo raccogliamo notizia delle dimissioni dell'allenatore leccese) che ha avuto un acceso dissidio con il presidente Semeraro dopo la sconfitta di Cagliari, i sardi hanno passeggiato per i primi 38 minuto trovandosi avanti di tre reti grazie anche alla doppietta di Matri, i salentini sono entrati in partita solo nella ripresa quando hanno accorciato per due volte le distanze.
L'Udinese ringrazia Di Natale per la tripletta che piega il Napoli con un rigore, un eurogol e un gollonzo in collaborazione con Hamsik, giornata nera per il ceco che sbaglia un rigore dopo aver firmato il gol della bandiera; il Bari dei ragazzini pareggia contro il Cesena che ha smarrito parte del gioco espresso nella prima parte del torneo, Ventura continua a mostrarsi sereno sul recupero in classifica quando si svuoterà l'infermeria mentre Ficcadenti ha la necessità di tornare a conquistare i tre punti per togliersi dalle sabbie mobili dell'attuale classifica.
Il posticipo del Barbera regala gol e spettacolo con i rosanero sugli scudi, la Roma è stata in partita solo nel primo tempo quando è riuscita ad impensierire Sirigu in almeno due occasioni, nella ripresa il Palermo dilaga nel gioco e nei gol con Ilicic sugli scudi per un assist ed un gol, nel finale Totti rende meno amara la sconfitta con il gol della bandiera.
Mentre nella Liga tutti gli occhi sono puntati al monday night con il classico Bercellona – Real Madrid con i catalani che cercano la vittoria per scavalcare i rivali di sempre, in Germania continua la cavalcata del Borussia Dortmund che ne fa quattro anche al fanalino di coda Monchengladbach, tiene il passo il Maintz vincitore sul Norimberga mentre il Leverkusen non va oltre il pareggio esterno ad Hoffenheim.
In Premier Berbatov scherza con la difesa del Blackburn infilandola cinque volte nella goleada dei red devils, i cugini invece rovinano il compleanno di mister Mancio nel finale, quando si fanno raggiungere dallo Stoke City; l'Arsenal batte in trasferta l'Aston Villa e appaia in seconda posizione il Chelsea che non va oltre il pareggio a Newcastle.
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