di Nino Mancini
campionato
Serie A: commento alla 14a giornata
La quattordicesima ci regala l'allungo dell'Inter, il definitivo ritorno della Roma ai suoi livelli, il rigore non limpidissimo che però regala a Del Piero il gol numero 250 con la maglia bianconera, il Palermo che domina il Milan e il solito Toro che infila la quinta sconfitta consecutiva fuori dalle mura amiche.
Il Catania si fa fermare dal Lecce nell'anticipo pomeridiano, meno incisivi gli etnei in avanti contro una squadra ben messa in campo da Beretta; in serata sotto una fitta nevicata la Juve ne rifila quattro alla Reggina che nonostante la determinazione mostra troppe lacune difensive, anche su un terreno al limite il tasso tecnico dei bianconeri appare evidente, il resto lo fa un centrocampo ermetico e Chiellini in forma Europei.
Il programma domenicale ha visto all'Olimpico di Roma la sfida più spettacolare con la Fiorentina punita da un gran tiro di Totti, terzo gol in sette giorni, dopo novanta minuti giocati alla pari, Spalletti ha definitivamente ritrovato anche il gioco dopo i punti che gli stanno consentendo di risalire la classifica verso posizioni più consone, Prandelli esce sconfitto ma con una buona prestazione corale a cui è mancato solo il gol; il Cagliari trova la quarta vittoria casalinga consecutiva contro una Sampdoria lontana parente della squadra spettacolare di domenica scorsa, è inspiegabile come i doriani non riescano a fornire la stessa intensità di gioco fuori da Marassi, per Allegri una classifica di tutto rispetto.
A San Siro l'Inter batte un buon Napoli grazie ai “gregari” Cordoba e Muntari, secondo gol consecutivo in campionato dopo quello segnato alla Juve, la squadra di Reja ha provato a riaprire la partita ma con un pizzico di convinzione in meno del solito, da registrare un Ibrahimovic in tono minore; primo pareggio del Genoa a Marassi dove il Bologna recupera il temporaneo vantaggio di Sculli con l'ex Di Vaio e riesce anche grazie al campo rovinato dall'incessante pioggia a fermare le trame dei grifoni, che hanno sfiorato la vittoria nel finale con il solito Milito.
L'Udinese conferma il periodo no con una sconfitta nel finale su autogol del rientrante Felipe contro un Chievo mai pericoloso prima, i sintomi di un appannamento dei friulani sono testimoniati anche dal nervosismo di Di Natale espulso; meritata vittoria casalinga dell'Atalanta che piega nella ripresa una Lazio troppo timida, mai capace d'impensierire la difesa orobica.
Brutta sconfitta del Toro a Siena imbattuta in casa in questo torneo, un rimpallo tra Barone e Pratali regala il gol a Maccarone che decide l'incontro ma se nel primo tempo i granata hanno sofferto la manovra bianconera con Sereni spesso impegnato nella ripresa le occasioni migliori sono state dei ragazzi di De Biasi, di nuovo sulla graticola.
Nel posticipo bella partita al Barbera, dove i padroni di casa rischiano di andar sotto nel primo tempo con Ronaldinho autore di una traversa su punizione ed un rigore parato da un ottimo Amelia; nella ripresa la furia rosanero si scatena con Miccoli, Cavani e Simplicio che stendono una balbettante difesa rossonera, tardiva la reazione degli uomini di Ancelotti tra i quali comunque registriamo la solita classe cristallina di Seedorf e un buon impatto di Sheva apparso più nella manovra rispetto alle uscite precedenti, e l'Inter si allontana.
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