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Serie A: commento alla 16.a giornata

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Scongiurato lo sciopero che sarebbe stato incomprensibile la sedicesima giornata è orfana dell'Inter volata ad Abu Dhabi per il campionato del mondo per club, continua la marcia del Milan che all'ora di pranzo passeggia a Bologna sulle...
Nino Mancini

Scongiurato lo sciopero che sarebbe stato incomprensibile la sedicesima giornata è orfana dell'Inter volata ad Abu Dhabi per il campionato del mondo per club, continua la marcia del Milan che all'ora di pranzo passeggia a Bologna sulle ceneri di una squadra che ha in testa problemi di sopravvivenza societaria, solo nella ripresa Meggiorini ha impensierito Abbiati che si è comunque disimpegnato egregiamente mentre Di Vaio in giornata no ha fallito anche un rigore; Allegri da quando ha schierato il suo modulo preferito lasciando Ronaldinho da parte non si è più fermato, per quella che potrebbe essere anche la fuga buona.Gli anticipi pomeridiani hanno visto le squadre di casa rimontare gol presi in modo quanto meno discutibile, ad Udine Handanovic regala un gol a Santana e i friulani dopo un primo tempo giocato in tono minore riescono prima a pareggiare con un missile di Arnero e arrivare alla vittoria con il solito Di Natale di nuovo in testa alla classifica dei bomber; a Palermo una difesa troppo distratta si lascia infilare da Crespo, rischia più volte il raddoppio prima che Delio Rossi negli spogliatoi rivoluzioni l'atteggiamento dei ragazzi e nonostante Pastore in tono minore riescono a ribaltare il risultato, il Parma era orfano dell'allenatore Marino colpito da un grave lutto familiare.L'anticipo serale a Marassi ha visto prevalere il Napoli grazie ad una splendida incornata di Hamsik dopo una partita ben giocata, secondo ko interno per Ballardini che ostenta tranquillità mentre Mazzarri si può godere una classifica che fa sognare molti all'ombra del Vesuvio; nel posticipo dell'Olimpico Krasic regala alla Juve i tre punti a tempo scaduto, complice Muslera impeccabile per oltre 90 minuti in una partita equilibrata con i padroni di casa più pericolosi ma i laziali organizzati sia in difesa che a centrocampo, anche se il dulcro del gioco Hernanes giù di corda.Una splendida tripletta di Nenè regala la quarta vittoria a Donadoni, il Catania spuntato in attacco da un Maxi Lopez irriconoscibile e rimasto in nove nel finale non ha praticamente mai impensierito Agazzi; Beretta riporta i tre punti a Brescia dopo undici partite, aiutato da una svista di Curci sulla punizione di Cordova e da un'attenta copertura della propria metà campo durante i forcing della Sampdoria meno incisiva negli ultimi sedici metri.Anche il Lecce torna alla vittoria grazie soprattutto alla scoperta Ofere che non sarà un fenomeno di tecnica ma in campo aperto riesce a prendere il metro decisivo all'avversario di turno, il Chievo sempre sotto ha provato per ben due volte a riaprire la gara anche grazie ad una gaffe di Rosati senza riuscire nell'impresa del pareggio; sofferta vittoria della Roma contro il fanalino di coda Bari anche oggi senza dieci titolari, decide Juan su fuorigioco millimetrico dopo un rigore generoso sbagliato da Totti e diverse occasioni sciupate, primo tempo giallorosso da dimenticare che spiega anche i nervi tesi di Ranieri che salva solo Menez e il risultato, e sabato sfiderà la capolista dalla quale la dividono dieci punti.In Germania continua la cavalcata del Dortmund che ha battuto anche il Werder Brema, tengono il passo il Bayer corsaro ad Amburgo e l'Hannover che ha sconfitto lo Stoccarda mentre il Maintz perde in casa contro lo Shalke 04; nella Liga il Real rifila tre gol a Saragozza sempre più ultimo, risponde il Barca passeggia contro il Real Sociedad con Messi ed Iniesta sugli scudi, come sempre.In Premier nonostante la vittoria esterna sul West Ham non si placano gli spifferi dallo spogliatoio che vedrebbero Tevez e Balotelli in rotta con Mancini, in attesa dello spettacolare monday night a Manchester dove arriverà l'Arsenal il Chelsea pareggia il derby contro il Tottenham con Drogba che prima segna e nel finale spreca il rigore della vittoria.

 

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