campionato

Serie A. Commento alla 1a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini E' partito subito con diverse sorprese il campionato annunciato come il più equilibrato degli ultimi anni con nessuna delle favorite al titolo in testa, non accadeva dal 1936.L'anticipo pomeridiano al Friuli porta la firma...

di Nino Mancini

E' partito subito con diverse sorprese il campionato annunciato come il più equilibrato degli ultimi anni con nessuna delle favorite al titolo in testa, non accadeva dal 1936.

L'anticipo pomeridiano al Friuli porta la firma di Totò Di Natale già in forma smagliante, autore di due gol di ottima fattura e di giocate pregevoli, il Palermo ci ha provato ma Cavani ha ancora le polveri bagnate e Miccoli e Jankovic sono apparsi per troppo tempo lontani dal cuore del gioco, Colantuono ha visto solo per pochi minuti la giusta intensità di gioco.

In serata i campioni d'Italia pareggiano contro una buona Sampdoria che mette alle corde i nerazzurri per buona parte della ripresa dopo che i ragazzi di Mourinho erano passati in vantaggio con una pregevole combinazione tra Mancini e Ibrahimovic, l'arretramento di Cambiasso in difesa ha privato il centrocampo del metronomo che detta i tempi e il gioco sulle ali si è inaridito con lo spegnersi di Figo e dell'ex giallorosso; Mazzarri ha disposto bene i suoi con Cassano terminale offensivo e Delvecchio pronto a supportarlo, registriamo l'ottimo esordio nella massima serie di Padalino a centrocampo.

Nell'esordio di Ronaldinho a San Siro si conferma la sindrome casalinga che ha perseguitato i rossoneri lo scorso torneo, il Bologna saluta la presidenza Cazzola con tre punti frutto di una partita attenta in difesa e fatta di veloci ripartenze finalizzate da Di Vaio, i ragazzi di Ancelotti hanno creato molte occasioni ma non sono riusciti a concretizzarle, manca ancora un po' di velocità e le preoccupazioni per una squadra a trazione anteriore con evidenti fragilità difensive si sono materializzate.

A Roma la prima senza il presidente Franco Sensi si conclude con un pareggio tutto sommato giusto, Reja può essere soddisfatto del punto conseguito con un uomo in meno e capace di impensierire in diverse occasioni il portiere giallorosso, se Baptista non ha avuto impatto sul match l'ultimo arrivo Menez divora il gol vittoria nel finale; registriamo purtroppo che la fiducia dell'osservatorio nell'aprire le porte anche ai tifosi napoletani ha scatenato i soliti idioti che dopo aver infierito durante il viaggio si sono distinti anche allo stadio, spiace per la maggior parte della tifoseria civile ma arriverà il pugno duro della giustizia sportiva.

Era dal 1993 che il Torino non vinceva la prima in A, l'ha fatto convincendo per lunghi tratti grazie all'attenzione di tutti gli interpreti ma anche alla presenza del fenomeno Nick Amoruso, che oltre alla qualità ha unito anche sostanza in copertura; il Lecce di Beretta non ha demeritato creando qualche occasione da gol con la partita in bilico colpendo anche due legni, poi il gesto maldestro di Diamoutene ha cambiato la storia dell'incontro.

La Lazio strapazza solo nella ripresa un buon Cagliari capace di andare in vantaggio ma crollato con l'uomo in meno, l'Atalanta batte di misura un buon Siena mentre il Chievo vince con la Reggina in rimonta in una partita non entusiasmante con le emozioni condensate nel finale, il Catania ha ragione di un Genoa lontano parente della scorsa stagione.

Bel posticipo al Franchi dove la Fiorentina raggiunge la Juve solo nel finale con l'uomo in meno, bianconeri solidi e concreti ma capaci di pungere con i terminali offensivi mentre i viola pagano qualche peccato di gioventù con l'astro nascente Melo troppo ingenuo nelle ammonizioni, Gilardino ha ritrovato il feeling con il gol grazie al suo mentore Prandelli che ha provato a mischiare le carte grazie alla panchina lunga a disposizione.

Anche la squadra arbitrale ha disputato delle buone prestazioni e l'assenza di polemiche è un ottimo viatico per le prossime giornate, ora il campionato si ferma per fare spazio alla Nazionale impegnata nelle qualificazioni per i mondiali del 2010 in Sudafrica.