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Serie A: commento alla 20.a giornata

Nino Mancini
di Nino ManciniAl giro di boa del campionato si accorcia la testa della classifica grazie al pareggio nel posticipo del Milan fermato dal Lecce che nonostante l'inferiorità tecnica ha tenuto bene il campo per l'intero match, per i rossoneri...

di Nino ManciniAl giro di boa del campionato si accorcia la testa della classifica grazie al pareggio nel posticipo del Milan fermato dal Lecce che nonostante l'inferiorità tecnica ha tenuto bene il campo per l'intero match, per i rossoneri solo un'invenzione di Ibra è riuscita a sbloccare il risultato che i padroni di casa hanno riequilibrato poco dopo con Oliveira in mischia; risale la Lazio che batte la Sampdoria nel finale grazie ad un gol in fuorigioco di Kozak, partita bloccata da Di Carlo che ha posto una diga a centrocampo inaridendo le fonti del gioco biancazzurro, solo nel finale con l'ingresso di Macheda i doriani hanno provato ad impensierire Muslera senza successo.Nell'anticipo serale l'Inter festeggia nel miglior modo il record di capitan Zanetti che raggiunge lo zio Bergomi nelle presenze con la maglia nerazzurra, esempio di serietà oltre che campione cristallino e duttile, il Bologna regala un paio di disimpegni che Eto'o e compagni non fanno fatica a concretizzare in altrettanti gol, Leonardo tra le tante buone notizie ritrova il gol di Milito e nonostante le dichiarazioni inizia a credere in un aggancio che soprattutto per il gioco e l'intensità rivista in campo non è più così utopistico; nel pomeriggio la Fiorentina ferma a cinque la striscia di vittorie casalinghe del Napoli, il progetto di Mazzarri non viene assolutamente ridimensionato ma forse le troppe parole del post Juventus hanno fatto male ai partenopei, apparsi meno incisivi del solito contro una squadra ben messa in campo.All'ora di pranzo il Cagliari piega il Palermo grazie anche al primo gol di Matri in fuorigioco e a due deviazioni dei difensori rosanero sui tiri in porta dei sardi, a nulla vale il bel gol di Pastore che rimane al di sotto degli standard a cui siamo abituati a vederlo, Delio Rossi può recriminare però anche sul gioco meno brillante e non solo per gli episodi sopra citati mentre Donadoni può godere della buona organizzazione di gioco che rispecchia una classifica sempre migliore; continua la marcia dell'Udinese che rifila quattro gol anche a Genova e dopo 28 anni espugna il campo dei grifoni, i ragazzi di Guidolin pungono in contropiede la difesa che fino a ieri era la meno battuta del torneo ma è sotto gli occhi di tutti l'involuzione di risultati e di gioco dei liguri nonostante la roboante campagna acquisti di Preziosi.Il Brescia salva la panchina a Beretta contro il Parma costretto a giocare in inferiorità numerica per oltre un'ora, i lombardi hanno dominato a centrocampo e grazie a due cannonate di Bega e Diamanti sono riusciti a scardinare la porta di Mirante; pareggio scialbo tra Catania e Chievo che muovono la classifica, Giampaolo puntava alla posta piena che non arriva da tre turni.La Juve piega non senza fatica il Bari, l'unica buona notizia per Del Neri è il risultato e la voglia di Del Piero mentre da rivedere il gioco contro il fanalino di coda ancora ampiamente rimaneggiato, anche la Roma può consolarsi con i tre punti di Cesena dopo una partita non indimenticabile e i soliti gesti dei sostituiti Menez e Vucinic.In Premier comanda Manchester, i citizen accolgono Dzeko rifilando quattro gol ai Wolves che sono comunque rimasti in partita fino alla fine nonostante la posizione in classifica e agganciano in testa alla classifica lo United che non va oltre il pareggio a reti inviolate contro il Tottenham che avrebbe meritato i tre punti, si sveglia il Chelsea che regala ad Ancelotti una settimana tranquilla grazie alla vittoria casalinga contro il Blackburn, l'Arsenal si sbarazza del West Ham grazie alle prodezze di Van Persie.La Bundesliga riprende con il Dortmund sempre più leader dopo la vittoria sul campo del Leverkussen scavalcato al secondo posto dall'Hannover corsaro a Francoforte, non va oltre il pareggio sul campo del Wolsfburg il Bayern di Monaco che perde Ribery per diverse settimane e avvicina il Mainz sconfitto a Stoccarda; nella Liga il Barca festeggia il pallone d'oro ingiustamente regalato a Messi a discapito dei compagni di squadra Xavi e soprattutto Iniesta con la prima fuga del torneo all'ultima giornata del girone d'andata, il malcapitato Malaga deve incassare quattro reti dai ragazzi di Guardiola galvanizzati anche dal pareggio del Real Madrid contro il non irresistibile Almeria.