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Serie A: commento alla 23.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini Basta una giornata per rimettere una distanza di sicurezza tra l'Inter e la seconda, infatti mentre i nerazzurri passeggiano a Lecce nell'anticipo pomeridiano il Milan si fa fermare in serata da una brillante Reggina che sfiora...

di Nino Mancini

Basta una giornata per rimettere una distanza di sicurezza tra l'Inter e la seconda, infatti mentre i nerazzurri passeggiano a Lecce nell'anticipo pomeridiano il Milan si fa fermare in serata da una brillante Reggina che sfiora l'impresa grazie al vantaggio di Di Gennaro e una partita tutto pressing e ripartenze; polemiche in entrambe le gare per il giallo di Ibra dubbio e per il gol annullato a Seedorf per un mani apparso ai molti involontario, a una settimana dal derby Mourinho riporta a otto le distanze dai rossoneri che potrebbero perdere Kaka per infortunio.

La Juve supera il Milan in classifica grazie alla vittoria nel finale a Catania, dopo aver giocato ottanta minuti in dieci grazie alle sciocchezze di Iaquinta desideroso di dimostrare il proprio valore dopo molta panchina, i padroni di casa creano molte occasioni e recriminano per un rigore non dato ma un errore di Terlizzi mette Poulsen nelle condizioni di battere Bizarri; la Fiorentina si porta al quarto posto battendo una Lazio per un'ora in inferiorità numerica che ha sciupato almeno dieci occasioni da gol, Delio Rossi non è particolarmente fortunato e in una delle poche occasioni viola viene punito da Gilardino.

La Roma batte il Genoa e lo raggiunge in classifica, Totti anche se non in perfette condizioni aiuta la squadra con le sue giocate mentre Vucinic e Baptista regalano gol d'autore, per i ragazzi di Gasperini espulso un passaggio a vuoto senza conseguenze; il Cagliari viene sconfitto in casa solo grazie ad una deviazione di un difensore sardo su potente tiro di Cigarini, Del Neri era andato al Sant'Elia per giocarsela e ha messo in difficoltà i padroni di casa a lungo ma il pareggio era forse il risultato più giusto.

L'Udinese continua la sua rincorsa alla zona Uefa battendo nel finale il Bologna grazie ad un'invenzione del nigno maraviglia Sanchez dopo che sia Di Natale che Pepe avevano creato molte occasioni da rete, i Pozzo raccolgono i frutti della conferma dell'allenatore; il Siena pareggia a Genova in una partita dalle due facce, inizio e fine per i toscani e fase centrale dominata dai doriani che dopo i gol di Bellucci e Pazzini falliscono il ko.

Il Toro butta via un'altra partita contro una diretta concorrente per la salvezza, più del risultato sconcertano alcune scelte tecniche e la sostituzione degli unici due uomini in grado di tenere la palla, Rosina e Dzemaili, il Chievo ha impegnato più volte Sereni ma il gol del pareggio è viziato da un grave errore di posizione dei granata che sul corner lasciano il limite dell'area incustodito, viene così vanificato il pareggio di San Siro; nel posticipo al Barbera Miccoli guida il Palermo contro un Napoli troppo timido nel primo tempo, nella ripresa gli uomini di Reja dimezzano lo svantaggio nei primi minuti ma non riescono a raggiungere il pareggio e ora i rosanero superano in classifica gli avversari e si insediano in piena zona Uefa.