di Nino Mancini
campionato
Serie A: commento alla 25.a giornata
Il ritorno della Champions consente alle tre italiane che sfideranno le inglesi di anticipare al sabato i loro impegni, così l'Inter nel pomeriggio si sbarazza non senza fatica di un buon Bologna che imbriglia a centrocampo le fonti del gioco nerazzurre e riparte con il sempre efficace Di Vaio; la Roma ringrazia Taddei per la perla che le consente di tenere il passo per il quarto posto contro un Siena ben messo in campo da Giampaolo che al di là del risultato ha poco da recriminare, per Spalletti ancora problemi in difesa per l'infortunio di Juan e Cicinho.
In serata al Renzo Barbera il Palermo fa la partita e colpisce due legni, la Juve vince grazie all'eurogol di Sissoko e al ritorno di Trezeguet che conferma di non aver smarrito il fiuto del gol nonostante il lungo infortunio.
Il programma domenicale regala il ritorno alla vittoria del Toro che grazie ai risultati delle concorrenti balza al quartultimo posto, la partita non è stata indimenticabile ma nel complesso i granata hanno creato qualche occasione in più dei bianconeri con qualche tossina per l'impegno di coppa; il Lecce viene sconfitto dalla Lazio e da tre legni mentre la Sampdoria ringrazia il duo Cassano – Pazzini per i tre punti sull'Atalanta che le consentono di allontanarsi dalle zone calde della classifica.
Dopo un tempo di sbadigli il Genoa vince al San Paolo e fa sprofondare il Napoli in una crisi dai contorni tutti da definire con il pubblico che ha contestato la squadra prima e dopo il match e con la panchina di Reja che inizia a scricchiolare, Gasperini nella ripresa cambia i laterali alti e viene premiato da Jankovic; il Milan ringrazia Seedorf che mette in rete un gol sporcato da una spinta di Inzaghi al termine di una partita combattuta contro il Cagliari che recrimina su due fuorigioco molto dubbi e un palo di Cossu.
La Fiorentina continua il periodo delicato ma riesce ancora una volta a rimettere la partita in piedi nel finale, questa volta un ottimo Chievo passa nel primo tempo e tiene testa ai viola per novanta minuti, qualche mugugno per due interventi in area veneta e per lo scarso fair play di Mutu che dopo aver atterrato Mandelli ha continuato l'azione del vantaggio definitivo; il Catania torna alla vittoria e liquida la Reggina con un gol per tempo, il gioco del girone di andata non si è ancora visto ma i punti sono preziosi per rimanere a distanza di sicurezza dalla zona calda, i calabresi non hanno avuto occasioni nitide nonostante l'impegno di Corradi e Di Gennaro.
Oggi ci ha lasciato Candido Cannavò, direttore per quasi un ventennio della 'Rosa' ed esempio del giornalismo con la g maiuscola, ci mancherà.
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