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Serie A: commento alla 26.a giornata

Nino Mancini
di Nino ManciniIl disastroso turno di coppe europee certifica il declino del nostro calcio anche se i conti si fanno alla fine, il Milan batte con fatica il Chievo grazie al papero che sta tornando ai livelli pre infortunio, gli asini volanti...

di Nino ManciniIl disastroso turno di coppe europee certifica il declino del nostro calcio anche se i conti si fanno alla fine, il Milan batte con fatica il Chievo grazie al papero che sta tornando ai livelli pre infortunio, gli asini volanti hanno giocato una buona partita ed hanno impensierito in più occasioni la difesa rossonera mentre i rossoneri ringraziano la terna arbitrale che non ha visto un mani di Robinho nel primo gol.All'ora di pranzo la Juve cade a Lecce, espulso Buffon dopo dieci minuti i bianconeri hanno subito per buona parte del match, il punteggio sta stretto ai giallorossi che hanno messo in vetrina il giovane Bertolacci, vivaio Roma, di cui sentiremo parlare in futuro, Del Neri ha rivisto tutti i limiti che sembravano risolti negli ultimi due turni; il Palermo continua ad offrire prestazioni sconcertanti, nell'anticipo pomeridiano a Bologna è stato schiacciato dai padroni di casa che tuttavia sono riusciti a segnare solo nel finale con il giovane Paponi.In serata l'Inter regola il Cagliari con un gol di Ranocchia in posizione dubbia, Leonardo può godersi tre punti fondamentali per la rincorsa ai cugini in un match in cui i sardi avrebbero meritato il pareggio; la Lazio ringrazia Hernanes per i tre punti contro un Bari volenteroso ma oramai rassegnato alla retrocessione, biancazzurri pericolosi almeno altre tre occasioni con Gillet che ha parato il possibile.La Roma dopo un primo tempo perfetto a Genova chiuso in avanti di tre gol si fa prima raggiungere e poi superare dai ragazzi di Ballardini che per la disperazione mette dentro anche Paloschi che lo ricompensa con una doppietta, Ranieri ha tratto le conclusioni da una prestazione a due facce, di cui è corresponsabile con sostituzioni incomprensibili e in serata ha rassegnato le dimissioni; rallenta anche l'Udinese che si fa fermare in casa dal Brescia preoccupato a non prenderle più che a far male ad Handanovic, qualche recriminazione su un rimpallo di mano di Bega ma i bianconeri sono sembrati meno incisivi del solito negli ultimi 25 metri.Pareggio senza reti e con poche emozioni al Franchi tra Fiorentina e Sampdoria reduci dalle sconfitte nei recuperi infrasettimanali, un punto per uno che fa muovere la classifica; pareggio anche a Parma dove il Cesena va per due volte in vantaggio, il primo con il contributo determinante di Mirante, ma si fa rimontare dai padroni di casa che hanno tentato in tutti i modi di portare a casa la vittoria anche per allontanare l'esonero di mister Marino.Nel posticipo del San Paolo il Napoli vince di misura contro un buon Catania che subisce nel primo tempo il gol di Zuniga ma si scuote nella ripresa anche grazie al calo fisico dei partenopei stanchi per il match di giovedì sera, Mazzarri può quindi giocarsi l'aggancio in testa alla classifica a San Siro lunedì prossimo.Ferma la Premier per far posto alla FA cup in Germania riprende la marcia trionfale del Borussia Dortmund che ritrova la vittoria contro il St. Pauli, risponde il Bayern di Monaco corsaro a Magonza; nella Liga il Real Madrid liquida il Levante e tiene il passo del Barcellona che ha avuto ragione dell'Athletic Bilbao che ha costruito una diga sulla tre quarti per impedire il gioco avversario, Messi non pervenuto nel primo tempo si è svegliato nella ripresa siglando il gol del definitivo vantaggio che gli consente di raggiungere Cristiano Ronaldo in testa alla classifica di capocannoniere con 25 reti.