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Serie A: commento alla 26.a giornata

Nino Mancini
di Nino Mancini La settima di ritorno muove poco la classifica in testa ed in coda, nell'anticipo pomeridiano Zarate ritrova il gol e stende con una doppietta un brutto Bologna che ha raccolto un punto nelle ultime cinque giornate, Delio Rossi...

di Nino Mancini

La settima di ritorno muove poco la classifica in testa ed in coda, nell'anticipo pomeridiano Zarate ritrova il gol e stende con una doppietta un brutto Bologna che ha raccolto un punto nelle ultime cinque giornate, Delio Rossi sembra aver trovato l'assetto giusto con Foggia dietro due punte e può affrontare con rinnovate ambizioni la semifinale di Coppa Italia contro la Juve; bianconeri che battono con una carambola di Marchisio un Napoli che avrebbe meritato il pareggio per il secondo tempo all'attacco, partenopei invece troppo timidi nel primo con il giovane Navarro protagonista di almeno due parate, discutibile il gol annullato a Lavezzi.

La Sampdoria acuisce la crisi del Milan con la coppia Cassano – Pazzini a segno, nonostante le parole di Ancelotti la squadra è da rifondare anche se arrivasse la qualificazione Champions, svecchiando tutti i reparti con qualche nome altisonante in meno ma più utile alla causa; la Fiorentina non approfitta del passo falso rossonero andando a pareggiare al Granillo, partita vivace con molte occasioni per entrambe le squadre ma se per i viola è un punto utile per la Reggina si allontana l'aggancio alle dirette concorrenti.

Il Genoa più brutto della stagione pareggia a Siena in una partita non indimenticabile, da rivedere il gol annullato a Milito per un fuorigioco molto dubbio; il Catania sbanca il Barbera con una goleada impreziosita dal gol alla Maradona di Mascara, rosanero con l'inferiorità numerica per quasi tutto l'incontro ma non è sufficiente per giustificare un passivo così pesante, e Zamparini furibondo pensa al ritiro.

L'Udinese domina il Lecce ma segna solo grazie a due errori di Benussi mentre Del Neri regala tre punti preziosi ai suoi ex del Chievo che ritornano alla vittoria dopo un mese; il Toro con molte assenze pareggia al Sant'Elia grazie a Sereni tornato ai livelli dello scorso torneo, insieme all'Inter i granata sono l'unica squadra a non aver ancora perso nel girone di ritorno.

Nel posticipo spettacolare pareggio con molti gol tra Inter e Roma, come spesso è accaduto in questi anni giallorossi in avanti, stavolta per due volte con il doppio vantaggio e nerazzurri orfani di Ibra in rimonta grazie a super Mario Balotelli che oltre ai gol e alla classe conferma i limiti caratteriali che ne stanno limitando la considerazione di compagni e mister.