di Nino ManciniA dieci giornate dal termine la classifica prende una chiara fisionomia in testa, lo scudetto si giocherà tra le due milanesi con le altre a guardare, nell'anticipo del sabato il Milan ha dominato una Juve che pur giocando più convinta rispetto alle ultime due prestazioni non ha mai impensierito Abbiati, i rossoneri invece hanno avuto diverse occasioni con Ibra e Cassano prima del tiraccio di ringhio Gattuso che ha beffato Buffon; così dopo il Napoli Allegri supera un altro importante esame di laurea e può preparare al meglio la sfida di Champions al Totthenam dove mercoledì sera dovrà recuperare una rete.Anche la Roma impegnata martedì nella proibitiva impresa di Donetz ha la meglio sul Lecce solo grazie ad un rigore nel finale dopo una partita equilibrata, giallorossi che sembrano aver ritrovato almeno la serenità ma la strada per la risalita in classifica è ancora lunga; l'Udinese ha la meglio di misura sul fanalino di coda Bari solo grazie ad un rigore procurato da Sanchez e realizzato dal solito Di Natale, friulani apparsi meno brillanti dopo la scorpacciata di Palermo.L'Inter lascia il primo tempo al Genoa che ne approfitta e va in vantaggio con Palacio, nella ripresa dopo la strigliata di Leo ai nerazzurri sono sufficienti 15 minuti per capovolgere il risultato grazie ad un immenso Eto'o e al solito Pazzini; frena invece il Napoli a sorpresa contro il Brescia che ringrazia Arcari nel primo tempo e recrimina sull'occasione di Caracciolo nel finale che avrebbe regalato alle rondinelle tre punti immeritati ma preziosi per la classifica.Di Carlo potrebbe essere l'undicesimo esonerato nella massima serie dopo la sconfitta casalinga all'ora di pranzo contro il Cesena, i blucerchiati provano almeno ad inizio partita a piegare i romagnoli ma non è colpa del mister se davanti ci sono Maccarone e Biabiany al posto di Cassano e Pazzini, un super Giaccherini riapre il torneo di Ficcadenti che agganciando il Lecce inizia a credere alla salvezza; un brutto pareggio senza reti tra Parma e Chievo che sentono il fiato di chi rincorre, se i ducali giocavano in formazione rimaneggiata i veneti appaiono in deciso calo fisico rispetto alla squadra ammirata solo un mese fa.Mutu torna al gol, con una doppietta, e trascina i viola lontani dalla zona calda contro il Catania che invece ne viene fagocitato, Mihajlovic sta ritrovando anche Santana e Montolivo per un finale di torneo che potrebbe riservare qualche soddisfazione in più giocando senza obiettivi; pareggio con rissa finale a Bologna dove i padroni di casa prima in vantaggio, poi recuperati e superati da un Cagliari brillante nel recupero ritrovano la parità in un'azione viziata da un mani di Viviano spintosi nell'area sarda.Nel posticipo la Lazio piega un Palermo ancora frastornato dal periodo nero, neanche l'avvicendamento in panchina con Serse Cosmi ha sortito gli effetti sperati da Zamparini che ha dovuto vedere i suoi ragazzi capitolare nei primi minuti grazie ad una doppietta di Sculli, è mancata la reazione dei campioni che forse sono troppo giovani per prendersi la squadra sulle spalle, buona partita dei biancazzurri che hanno controllato senza troppi affanni e si ripropongono come quarta forza del torneo.In Spagna continua il duello a distanza tra il Barca che vince anche contro il Saragoza e tiene il Real a distanza di sicurezza di sette punti dopo la vittoria dei blancos a Santander, da registrare la mancata di convocazione di Kaka fino a quando non tornerà in forma, scelta che sancisce nei fatti il la fine di un rapporto mai nato tra il brasiliano e Mourinho; in Germania crollo del Bayern ad Hannover mentre continua la marcia trionfale del Borussia Dortmund che si è sbarazzato anche del Colonia.In Premier la capolista United viene travolta a Liverpool da Kuyt autore di una tripletta, non ne approfitta l'Arsenal fermato dal pareggio senza reti casalingo dal Sunderland mentre il citizen di Mancini battono di misura il Wigan e allungano al terzo posto in attesa del monday night che vedrà il Chelsea opposto al Blackpool.
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Serie A: commento alla 28.a giornata
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