di Nino Mancini
campionato
Serie A, commento alla 2a giornata
La ripresa del campionato dopo la pausa della nazionale regala un'inedita coppia in testa alla classifica e le grandi che continuano a faticare, negli anticipi infatti una sconfitta ed una vittoria non brillante per le prime della classe dello scorso torneo.
La Roma parte bene a Palermo ed oltre al vantaggio sciupa diverse occasioni prima di un inspiegabile black out che porta i ragazzi di Ballardini a prendere in mano partita e tre punti, grazie alla classe di Miccoli autore di una bella doppietta e di Cavani, il cui gol potrebbe sbloccarlo dopo gli errori sotto porta dell'ultimo periodo, nei giallorossi troppe le assenze di Mexes, Juan, Totti, Vucinic e Perrotta, con De Rossi out a metà partita; l'Inter regala la vittoria casalinga numero 99 a Mourinho che però non può essere soddisfatto della prestazione della squadra contro un Catania disposto bene dall'ex Zenga, primo tempo troppo compassato e solo nella ripresa con l'uomo in meno nerazzurri più incisivi soprattutto dopo l'entrata di Mancini.
Il Milan stecca anche a Genova contro una squadra con più gambe e più cuore, con il ritorno del principe Milito autore di un assist e del rigore propiziato e realizzato, con la difesa rossonera in evidente difficoltà, il centrocampo meno brillante e l'attacco poco presente nonostante i cambi di Ancelotti che vede la panchina sempre più a rischio le parole di stima di Galliani; il Toro torna da Reggio con un punto meritato solo nella parte centrale del primo tempo quando i granata hanno impensierito Campagnolo, due legni dei padroni di casa e diverse occasioni sventate da Sereni insieme all'esternazione di Rosina dopo la sostituzione sono gli elementi su cui rifletterà De Biasi.
La Lazio batte la Sampdoria anche grazie al nuovo fenomeno argentino Zarate, capocannoniere del torneo con gol d'autore anche oggi, blucerchiati meno brillanti dell'esordio ma biancazzurri che sembrano tornati la squadra brillante di due anni fa; l'Atalanta espugna Bologna e rimane a punteggio pieno grazie ad un gol di Guarente ed una partita di rimessa, esordio poco fortunato per la presidentessa Menarini.
Il Napoli è forse una delle squadre più in forma dl momento grazie anche alla preparazione per l'Intertoto, ne fa le spese la Fiorentina in un San Paolo con le curve vuote per la squalifica, i ragazzi di Prandelli nonostante il vantaggio di Mutu viziato da fuorigioco non riescono ad arginare la fantasia di Lavezzi e il dinamismo di Hamsik e Vitale, autori di una partita maiuscola; il Lecce batte un brutto Chievo e riscatta la sconfitta della prima, mentre il Siena regala a Giampaolo la vittoria contro i suoi ex ragazzi del Cagliari che lamentano un gol di Larrivey annullato per un dubbio fuorigioco ma inferiori ai bianconeri nel corso dei novanta minuti.
Nel posticipo vittoria della Juve contro un'Udinese meno brillante del solito, attenta in difesa ma troppo rinunciataria fino al gol di Amauri, con i terminali offensivi friulani abbandonati in avanti senza rifornimenti, nei padroni di casa brilla la stella di Camoranesi da cui partono le migliori azioni, bene anche Iaquinta che oltre al lavoro in pressing ha trovato subito l'intesa con l'ex palermitano.
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